Dopo una lunga negoziazione durata oltre cinque anni, con ben due missioni in Italia da parte degli ispettori del Bureau of animal and plant health inspection and quarantine food and drug administration (Baphiq), di cui l'ultima svoltasi lo scorso settembre, le autorità di Taiwan hanno approvato l'esportazione di carni suine e salumi dall'Italia.

"La trattativa è stata lunga e complessa ma l'impegno che il ministero della Salute italiano, l'Agenzia Ice di Taipei e la Commissione europea hanno costantemente riservato a questo obiettivo, portato avanti dalla nostra associazione con forte tenacia, ha consentito di raggiungere il risultato sperato", ha affermato con soddisfazione Nicola Levoni, presidente di Assica, Associazione industriali delle carni e dei salumi.
"Ringrazio tutte le istituzioni nazionali e comunitarie, che hanno lavorato collaborando con professionalità, dimostrando quanto possiamo essere efficaci quando facciamo sistema".

"La decisione delle Autorità di Taiwan ha un significato molto importante per il nostro settore perché determina, finalmente, l'apertura dell'ultimo mercato asiatico rimasto fino ad oggi inaccessibile alle nostre produzioni", ha concluso Levoni.