In ballo c'è una fetta importante dei quasi 85 milioni di euro destinati ai premi accoppiati per la zootecnia da latte. In un primo momento, come anticipato nei giorni scorsi da AgroNotizie, si era deciso di legare l'erogazione di questi premi alla iscrizione dei capi bovini ai Libri Genealogici gestiti dall'Associazione italiana allevatori, per gran parte espressione di Coldiretti. Una scelta che comportava sia costi in più per gli allevatori (iscrizione all'Aia e controlli legati al Libro), sia l'esclusione dei premi per quanti non avessero in stalla capi in purezza, e come tali non ammessi ai “Libri”. Vincoli subito criticati da Cia e da Confagricoltura che per contrastare questa scelta avevano anche deciso il ricorso al Tar di Roma.

No ai Libri
Poi la svolta, arrivata dalla Conferenza Stato-Regioni, che nella sua ultima seduta ha eliminato il legame fra premi Pac e Libri Genealogici. Restano ovviamente i requisiti previsti dal decreto del 18 novembre dello scorso anno, che all'articolo 20 limita i premi alle vacche da latte che “hanno partorito nell'anno e i cui vitelli sono identificati e registrati secondo le modalità e i termini previsti dal regolamento CE numero 1760/2000”.

Ancora polemiche
Non si è però spento il contrasto fra le organizzazioni professionali. Colpa questa volta della dichiarazione attribuita alla Coldiretti, che avrebbe rivendicato come risultato della propria organizzazione la svolta nei criteri di assegnazione dei premi Pac. Immediata, e non poteva essere altrimenti, la replica di Cia e Confagricoltura che hanno affidato ad un comunicato congiunto il compito di ristabilire la “verità”.

Divisi di perde
Nessuna intenzione di esprimere giudizi su questa come su altre vicende che mettono in contrapposizione le organizzazioni degli agricoltori. Solo la constatazione che le divisioni non hanno alcuna utilità e finiscono per produrre danni al settore. Non ci stancheremo mai di invitare tutti a “litigare in casa” - meglio se a porte chiuse - per poi presentarsi in pubblico (e soprattutto nelle stanze dei “bottoni”) con risposte e soluzioni uniche e condivise.