Falchi ha colto l'occasione per annunciare un piano della Sardegna, che sarà avviato con il Psr 2014/2020, per sviluppare la produzione di carne bovina lungo la filiera corta e con un marchio collettivo di qualità, con l'obiettivo di soddisfare il più possibile la domanda interna di questo prodotto.
"Si tratta di un progetto innovativo - ha spiegato l'esponente della Giunta Francesco Pigliaru, a margine dell’incontro su Ichnusa Bubula -finanziato attraverso la Misura 124, che si occupa di cooperazione per lo sviluppo di nuovi prodotti, processi e tecnologie nei settori agricolo e alimentare, nonché in quello forestale, inserita nel Piano di Sviluppo rurale 2007/2013".
"Un lavoro importante - ha proseguito Falchi -, che mira a incoraggiare la cooperazione fra aziende agricole e imprese operanti nella lavorazione, trasformazione e commercializzazione di prodotti agroalimentari e che segue le giuste modalità per sviluppare nuove idee e progetti di filiera sui quali lavoreremo già dai prossimi giorni con le strutture dell’assessorato".
Il Progetto Ichnusa Bubula ha individuato le potenzialità di sviluppo e la capacità di generare reddito soprattutto attraverso un’azione di sistema e sinergia tra le aziende della Gallura e quelle del territorio di Arborea.
La ricerca, sviluppata dalla Cooperativa Produttori Arborea con il supporto scientifico del Nucleo di ricerca desertificazione dell'Università di Sassari, si pone l’obiettivo di creare una filiera corta della carne bovina in Sardegna ed è basata su un processo di produzione eco-sostenibile volto a ottimizzare le risorse presenti sul territorio.
"Dall'incontro è arrivato un contributo utile - ha osservato la titolare dell’Agricoltura - per fare il punto sui problemi di una filiera che riteniamo di grandi potenzialità, soprattutto per i dati sui consumi locali, non soddisfatti dalla produzione sarda. I nostri strumenti di intervento si trovano all'interno del nuovo Psr, - ha concluso l'assessore - dove costruiremo una serie di bandi volti a superare le numerose criticità del comparto e a favorire i percorsi innovativi di processi e di prodotto, che ci porteranno a raggiungere una valorizzazione delle carni anche attraverso l’applicazione del Marchio qualità garantita dalla Regione Sardegna".