"Sugli Ogm è necessario ridare la parola agli scienziati e riflettere sui futuri rischi di approvvigionamento che peseranno sulle aziende e sulle risorse delle famiglie". Assalzoo commenta così  la richiesta di sospendere l'autorizzazione all'uso del mais Mon810 in Italia e nel resto dell'Unione europea.
"La richiesta evidenzia come in Italia si preferisca non decidere su basi scientifiche, ma solo sulla spinta di interessi di parte o di mera opportunità politica. Il BelPaese da anni si trincera dietro la “clausola di salvaguardia” contro gli Ogm, senza tenere conto delle prove scientifiche esistenti e senza avere mai avviato un piano di ricerca nazionale per stabilire se le biotecnologie, cui tutto il mondo fa ormai ricorso da quasi 20 anni, costituiscono un rischio o un’opportunità per l'agricoltura".
Assalzoo in una nota sottolinea che "gli atteggiamenti oltranzisti rischiano di acuire la difficile condizione economica di imprenditori e allevatori", ripercuotendosi su tutta la filiera agroalimentare. A causa dell'impossibilità per l’agricoltura nazionale di produrre materie prime vegetali in quantità sufficiente a soddisfare la domanda interna, continua l'Associazione, l’Italia non può fare a meno di importare quasi il 50% delle materie prime vegetali necessarie al fabbisogno interno e in questi ultimi anni a causa della progressiva contrazione della produzione interna le importazioni stanno crescendo ulteriormente. L'associazione conclude:"Non possiamo permetterci di restare indietro”.