La Centrale del latte di Roma è tornata in mano al Comune, dopo la privatizzazione nel 1998 con la vendita alla Cirio e poi alla Parmalat, ora acquista dalla Lactalis. Così hanno decretato le decisioni del Tar del Lazio e del Consiglio di Stato.

"La Centrale del latte di Roma - ha evidenziato Alessandro Salvadori, presidente della Cia - Confederazione italiana agricoltori del Lazio - è un patrimonio della capitale e dell'intero settore agro-alimentare romano. E' un patrimonio che va salvaguardato e ulteriormente valorizzato, anche con l'azione e il contributo degli allevatori, che devono essere chiamati a svolgere una funzione di primo piano per il futuro dell'azienda".

La Cia regionale riporta che i cittadini della capitale hanno dimostrato, attraverso i consumi, "di apprezzare e preferire di gran lunga i prodotti della Centrale e, di conseguenza, la materia prima, il latte, frutto del lavoro e dell'impegno dei produttori, da sempre orientato alla qualità. E di ciò nelle decisioni che il comune di Roma è chiamato a prendere bisognerà tenere nella giusta considerazione".

"Non vogliamo certo entrare nel merito delle decisioni sul futuro della Centrale - ha concluso il presidente Salvadori - chiediamo soltanto che agli allevatori, proprio per la funzione che da anni ricoprono, venga fornito un reale sostegno, assicurando loro un parte attiva e propositiva".