"Vogliamo e dobbiamo sapere dove vanno a finire i milioni di cosce suine fresche e surgelate che entrano nel nostro Paese, che talora arrivano sui banchi di vendita come prosciutto crudo 'nostrano', ma che di nostrano hanno solo i soldi pagati da un consumatore tratto in inganno". 

Lo ha sottolineato l'assessore all'Agricoltura del Veneto, Franco Manzato davanti agli allevatori delle principali regioni suinicole (Veneto, Emilia romagna e Lombardia), che hanno organizzato in un allevamento di Montagnana, in provincia di Padova, una conferenza stampa a cui ha partecipato anche il presidente del consiglio regionale del Veneto, Clodovaldo Ruffato,"per far sapere all'opinione pubblica la verità sulla produzione di settore".

L'assessore ha sollecitato "una forte azione di tracciabilità da parte del Governo per evitare la progressiva scomparsa di un patrimonio nazionale invidiato e ineguagliabile".

"La filiera suinicola veneta - ha rilevato Manzato - ha realizzato nel 2010 un valore alla produzione pari a 160 milioni di euro, producendo 140mila tonnellate di carne".