Nell'area compresa in un raggio 5 chilometri dal luogo dell'incendio ricadente nell'ambito amministrativo del Comune di Terni è proibito l'allevamento caprino per scopo alimentare. Lo stabilisce una Ordinanza del Sindaco a quasi due anni (luglio 2009) del rogo della Ecorecuperi a Vascigliano.

Il provvedimento è dovuto ai dati forniti dall'Arpa Umbria e dall'Istituto Zooprofilattico di Umbria e Marche che hanno evidenziato una particolare capacità della specie caprina "a biomagnifcare le concentrazioni di diossina e Pcb diossina simili nelle carni".

In deroga se ne permette l'allevamento, anche di quelli in precedenza liberalizzati, soltanto se condotto in luogo chiuso e utilizzando corrette pratiche di alimentazione (Reg. CE 183/'05) ed effettuando un monitoraggio sulle produzioni agricole (fieno e mangime) e zootecniche (carne e latte).

Gli animali della specie caprina provenienti da allevamenti risultati positivi ed ancora sotto sequestro, potranno essere macellati dopo un anno dall'adozione delle misure.

L'abbattimento finalizzato alla distruzione di tutti i capi caprini non allevati con le modalità indicate dall'Ordinanza. E' permesso l'allevamento dei caprini per scopo esclusivamente affettivo o di utilità diversa da quella alimentare.

La vigilanza è demandata all'Asl, l'Arpa, i carabinieri, la Forestale, la polizia municipale.