“Finalmente un po' di giustizia verso le aziende zootecniche spesso incolpate di essere le principali responsabili dell’inquinamento di azoto delle falde acquifere”, è quanto afferma Giorgio Piazza presidente di Coldiretti Veneto che aggiunge “nessun tentativo di scaricare le colpe da un sistema all’altro, ma solo cercare di dare almeno una visione più obiettiva del problema legato alla Direttiva Nitrati, regolamento comunitario che disciplina la fertilizzazione organica dei terreni”.
"L’intervento del governatore Luca Zaia presso i ministri dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo e dell’Agricoltura Saverio Romano porta la questione a livello nazionale – spiega Piazza – anche se il Veneto ha governato il problema coinvolgendo addirittura il presidente del Consiglio regionale Clodovaldo Ruffato che in accordo con l’Assessore all’Agricoltura Franco Manzato aveva sostenuto Coldiretti nello studio affidato ad un ente terzo per le rilevazioni scientifiche che misurano il reale impatto ambientale delle varie fonti".
"Gli allevatori sono in grado di fornire quantitativi esatti di produzione di reflui e la loro destinazione: procedure burocratiche e verifiche delle autorità garantiscono la completa rintracciabilità per letame e liquami – spiega Piazza - stessa prassi non è possibile, ad esempio, in caso di presenza di depuratori comunali che per la sanificazione dell’acqua producono azoto e altri agenti che vengono riversati direttamente nei corsi d’acqua".
"In questi anni le nostre aziende sono ricorse a vari opportunità manifestando una capacità reattiva non indifferente – insiste Piazza - Nonostante i casi di insurrezione popolare molti sono gli impianti a biogas realizzati in zone vulnerabili mentre sempre più sono gli accordi registrati tra imprese agricole per la distribuzione ad hoc, quella su superfici che non utilizzano sostanza organica quale elemento fondamentale per prevenire la perdita di fertilità".
"Fa ben sperare questa la cordata politica veneta – conclude Piazza - che conferma una linea comune, quella della tutela dell’agricoltura italiana".
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Fonte: Coldiretti Veneto