“Le numerose crisi che stanno colpendo il comparto agro-alimentare italiano hanno spesso in comune la svalutazione dei prezzi a dispetto del vertiginoso aumento dei costi di produzione. Sono infatti queste le fondamenta della crisi che sta mettendo in ginocchio il settore ovicaprino italiano e che ostinatamente la politica continua a non affrontare”. A dichiararlo è il presidente della Confeuro, Rocco Tiso, nel rilevare che “nonostante le mobilitazioni e gli appelli dei pastori nulla si è mosso nel tentativo di risolverne le problematiche, in pieno accordo con un generale immobilismo che rischia di gettare il sistema agricolo nazionale in uno status dal quale è poi impossibile uscire”.
“Per la crisi del comparto ovicaprino è tempo di decisioni concrete e di entità commisurate all’effettiva gravità della crisi, decisioni che siano sostenute a tutti i livelli istituzionali”. Lo hanno ribadito le centrali cooperative Fedagri-Confcooperative, Legacoop agroalimentare e Agci-Agrital nella riunione del settore tenuta al ministero delle Politiche agricole.
Relativamente al pacchetto degli interventi presentato dal ministero le centrali cooperative hanno sottolineato ancora la necessità di dare risposte concrete ed urgenti, capaci di invertire la crisi drammatica che attanaglia il settore ed in primis la Sardegna. Tra queste la dichiarazione dello stato di crisi del settore, con l’attivazione di interventi specifici in sede comunitaria ed il rafforzamento della programmazione dell’offerta sul piano nazionale. Le centrali cooperative hanno condiviso le proposte relative al ritiro dal mercato di una quota di formaggio con destinazione indigenti e all’inserimento dei formaggi pecorini negli aiuti alimentari per i paesi in via di sviluppo.
Fedagri-Confcooperative, Legacoop agroalimentare e Agci-Agrital hanno infine chiesto di sostenere l’integrazione dei produttori, di escludere dalla gestione dei Consorzi di tutela gli operatori con strategie contrapposte o concorrenziali alle Dop e di risolvere le troppe incertezze tuttora legate al concetto di Made in Italy.
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Fonte: AgricolturaOnWeb