La riunione fissata per il 30 agosto al Mipaaf, presso la Sala Verde del Palazzo dell'Agricoltura, in via XX settembre 20, per risolvere le problematiche del settore ovicaprino, è stata rinviata su richiesta di alcune associazioni professionali, al 6 settembre alle ore 15.

La riunione era stata fissata a seguito delle proteste avviate dagli allevatori, in particolare della Sardegna e del Lazio, durante il mese di agosto.

Alla riunione, convocata dal ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali, sono stati invitati Coldiretti, Confagricoltura, Cia e Copagri e i rappresentanti delle regioni Sardegna e Lazio.

La principale mobilitazione per salvare la pastorizia italiana si è svolta la scorsa settimana a Cagliari ed è stata organizzata dalla Coldiretti con circa un migliaio di pastori e quasi cento trattori, che sono sfilati nel centro della città.

“La regione Sardegna è pronta a fare la propria parte per rilanciare l'agricoltura sarda e condivide la piattaforma di proposte della Coldiretti”. Lo ha detto il presidente della Sardegna Ugo Cappellacci, al termine dell'incontro con il presidente della Coldiretti regionale, Marco Scalas che si è svolto a Cagliari sotto il pressing del presidio della maggiore organizzazione agricola davanti alla sede della presidenza della giunta dove centinaia di pastori hanno manifestato con un grande striscione “Senza la pastorizia la Sardegna muore”

La protesta cagliaritana ha visto la partecipazione del presidente nazionale della Coldiretti Sergio Marini, che ha esteso la mobilitazione a tutte le regioni interessate. “La Sardegna è disponibile a trovare gli strumenti concreti per cercare di risolvere i problemi del comparto”, ha detto Cappellacci, sceso tra i pastori della Coldiretti al termine dell’incontro. 

Secondo il presidente della regione sarda “si tratta di un primo passo concreto nella soluzione delle vertenze che sono parte ormai da tanti, troppi, anni, mentre credo sia arrivato il momento per fare uno sforzo importante e condividere un percorso: su queste basi sono pronto a fare la mia parte”. Il documento-piattaforma della Coldiretti proposto alla regione sarà la base di discussione dell’incontro convocato dal Mipaaf per discutere dei problemi della pastorizia.

Nella piattaforma interventi strutturali e congiunturali e, oltre al ritiro dal mercato del pecorino romano, la ristrutturazione dei debiti bancari e previdenziali, l'incremento delle indennità compensative, lo sblocco dei pagamenti per il Psr-Programma di sviluppo rurale, la verifica del funzionamento delle organizzazioni dei produttori e l'istituzione di un osservatorio per il monitoraggio dei flussi del latte. 

Tra le azioni strutturali, la Coldiretti propone una rimodulazione del Psr, l'istituzione di una stanza di compensazione per il latte ovino, l'attivazione di circuiti commerciali di filiera corta, interventi sulle energie rinnovabili, oltre ad interventi per la valorizzazione e promozione dei prodotti tipici della Sardegna. 

“Stiamo dicendo da tempo - hanno affermato i vertici della Coldiretti sarda Marco Scalas e Michele Errico - che sarebbe inimmaginabile ipotizzare la crescita turistica in Sardegna senza l’agricoltura e senza la pastorizia che indirettamente svolgono proprio questa funzione, che ovviamente nessuno riconosce e che invece, pur con tutti i drammi denunciati, continuano a garantire”.