A conclusione dei lavori della commissione di indagine amministrativa sulle quote latte istituita dall'ex ministro delle Politiche agricole Zaia con Dm 25 giugno 2009, il comando carabinieri Politiche agricole e alimentari ha svolto un approfondimento su aspetti relativi all'attendibilità dei dati dichiarati negli L1 ed utilizzati dall'Agea per il conteggio del prelievo supplementare. La relazione mette in dubbio l'attendibilità dei dati utilizzati per il calcolo dello splafonamento e del prelievo supplementare sin dalla prima campagna in regime di quote (1995).

"E' necessario avere massima attenzione per quanto stabilito dalla commissione e rispetto per l'approfondimento dei carabinieri - riporta una nota dell'ufficio del portavoce del ministro delle Politiche agricole Giancarlo Galan -. Dopo la necessaria attività da parte degli uffici competenti, la documentazione verrò sottoposta al ministro".

"Con la documentazione agli atti del ministero e certificata dai carabinieri, i risultati della commissione fanno chiarezza sulla vicenda delle multe latte dal 1995/96 a oggi. E ora al ministro Galan chiediamo di procedere alla sospensione immediata di tutte le procedure di rateizzazione in corso e delle riscossioni coattive eseguite sui produttori di latte italiani". Lo afferma il presidente nazionale dell'Anpa Furio Venarucci commentando la relazione dei carabinieri del Mipaaf. L'Anpa è convinta che il ministro Galan "non avrà alcun dubbio a decretare uno stop immediato alle illegalità commesse da un sistema del quale i produttori di latte sono stati le vittime", ha concluso Venarucci.

"Da quanto apprendiamo i nostri dubbi in merito all'annosa vicenda delle quote latte troverebbero riscontro nella relazione. Se questo fosse confermato, si darebbe ragione alla posizione portata avanti in questi anni con coerenza dalla Copagri". Lo ha affermato il presidente della Copagri, Franco Verrascina. "Sarebbe, allora, quantomeno inopportuno - prosegue Verrascina - e ingiustificabile perseverare con atteggiamenti mirati solo a colpevolizzare un gruppo di aziende", ha concluso.