Si arresta la veloce corsa del deficit della bilancia commerciale cerealicola italiana nei primi otto mesi del 2017.
Se nei primi mesi c'era stato un forte peggioramento del saldo rispetto al 2016, nell’ultimo mese, ad agosto, il deficit commerciale è risultato in crescita solo di 6 milioni di euro, passando da 1.254,2 milioni a 1.260,4 milioni.
Cresce più l'export dell'import in termini quantitativi
, mentre a livello valutario sono le importazioni a essere maggiori rispetto alle vendite all’estero.

Analizzando nei dettagli, le importazioni di cereali, semi oleosi e farine proteiche nei primi otto mesi dell'anno 2017 sono aumentate di 327mila tonnellate rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (+2,5%).
In forte crescita gli arrivi di granturco (+612mila tonnellate) e farine proteiche (+91mila tonnellate). In calo il frumento (-179mila tonnellate), l'orzo (-17mila tonnellate), l'avena (-7mila tonnellate) e altri cereali minori (-5.500 tonnellate), così come il riso (-13800 t).

Per quanto riguarda l’export, le vendite sono cresciute a livello quantitativo di 379mila tonnellate (+13,2%), in particolare per i cereali in granella (+235mila tonnellate), prodotti trasformati (+81mila tonnellate), mangimi a base di cereali (+9600 tonnellate), farina di grano tenero (+8.600 tonnellate), semola di grano duro (6.500 tonnellate).