Chiusura d’anno all’insegna della calma nel mercato cerealicolo italiano. I prezzi all’ingrosso sia dei frumenti che del mais, infatti, non hanno mostrato variazioni significative a novembre, sebbene nel caso del frumento duro i valori attuali risultino ai minimi da febbraio 2014.

Nello specifico, le quotazioni del frumento duro fino, la varietà migliore qualitativamente, si sono attestate sui 273 euro/t (-2,1% rispetto ad ottobre), in calo di oltre 30 punti percentuali rispetto allo scorso anno. Assenza di variazioni significative anche per i frumenti teneri panificabili, rimasti praticamente invariati sui valori di fine ottobre, appena sopra la soglia dei 185 euro/t (+1,3% rispetto ad ottobre).

La stabilità ha riguardato anche i prezzi dei teneri di forza, fermi ormai da fine agosto. Nessuna variazione di rilievo anche nel mercato del mais, con i prezzi attestati sui 170 euro/t (+2,6% su base mensile). Tra i principali cereali, tuttavia, il mais è l’unico le cui quotazioni attuali si attestano su valori più elevati rispetto allo scorso anno (+14,2%).