Il mese di settembre ha visto concludere sulla piattaforma telematica gestita da Bmti 2.600 contratti di prodotti agricoli e agroalimentari, per un controvalore di quasi 58 milioni di euro. Ortofrutta e cereali si confermano primi comparti per numero di contratti conclusi, con una quota rispettivamente del 54% e del 19,4% del totale.

Tra i cereali, il granoturco secco è stato il prodotto maggiormente scambiato telematicamente, con oltre 70mila tonnellate. “L’avvio della campagna commerciale è stato caratterizzato da una forte flessione delle quotazioni Bmti del mais secco nazionale, con il prezzo medio di settembre attestatosi sui 164,90 euro/t, in calo del 12,7% rispetto al valore di agosto - dichiara Annibale Feroldi, direttore di Bmti Scpa -Negativo anche il confronto anno su anno con un calo dell’11,4%”.

I ribassi hanno interessato anche le quotazioni del Grana Padano e del Parmigiano Reggiano. “Per il Grana, che complessivamente ha registrato scambi telematici di oltre 14mila forme, la quotazione Bmti del prodotto con 10 mesi di stagionatura ha accusato un calo su base mensile del 4,7%, attestandosi sui 6,27 euro/kg. Con un valore medio mensile di 7,49 euro/kg, sceso del 3,1% rispetto ad agosto, e oltre 14mila forme scambiate telematicamente, in flessione anche il prezzo del Parmigiano stagionato 12 mesi. Entrambe le Dop mostrano una variazione negativa su base annua: -12,3% per il Grana, -15,1% per il Parmigiano" conclude Feroldi.