Tra i cereali in granella aumenta l’import di granturco (+1 mio/t), ed in misura minore di orzo (+73.000 tonnellate) e sorgo (+72.000 tonnellate), mentre si riducono gli arrivi sia di grano tenero (-545.000 tonnellate), che di grano duro (-70.000 tonnellate).
Le importazioni in Italia di semi e frutti oleosi sono aumentate di 214.000 tonnellate (+18%). Diminuiscono le importazioni di farine proteiche di 150.000 tonnellate (-7,8%), dovute in parte alla farina di soia (-128.000 tonnellate) ed alla farina di girasole (-43.000 tonnellate).
L’import di riso nel suo complesso (riso lavorato, semigreggio e rotture) aumenta del 2% (+1.500 t).
Le esportazioni dall’Italia dei prodotti del settore cerealicolo nei primi otto mesi del 2013 sono aumentate di 135.000 tonnellate (+5,4%) rispetto all’anno precedente.
In aumento le vendite all’estero dei cereali in granella (+40%) e dei principali prodotti derivanti della lavorazione industriale del frumento: pasta alimentare (+6,6%), farina di grano tenero (+19,1%), semola di grano duro (+21,4%). Pure in aumento l’export di mangimi a base di cereali (+8%).
Si riducono invece le vendite degli altri prodotti trasformati dei cereali (-6,5%), mentre l’export di riso si conferma ai livelli dell’anno precedente.
I movimenti valutari relativi all’import/export del settore cerealicolo hanno comportato nei primi otto mesi del 2013 un esborso di valuta pari a 3.533,1 milioni di euro (2.976,9 nel 2012) ed introiti per 2.034,4 milioni di euro (1.894,5 nel 2012).
Pertanto il saldo valutario netto è pari a -1.498,7 milioni di euro, contro -1.082,4 milioni di euro nel 2012.
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Fonte: Anacer - Associazione nazionale cerealisti