Le importazioni in Italia del settore dei cereali e semi oleosi nei primi quattro mesi del 2013 sono aumentate di 163.000 tonnellate rispetto al corrispondente periodo dell'anno precedente (+3,3%).
Per quanto riguarda i cereali in granella, la riduzione del frumento tenero (-486.000 t) e dell’orzo (-32.000 t) viene compensata dall’incremento degli arrivi di granturco (+455.000 t) e di altri cereali minori (+63.000 t, sorgo in particolare). Le importazioni di grano duro registrano un aumento di circa 40.000 tonnellate (+10,6%). Tra gli altri prodotti destinati all’alimentazione animale risulta un incremento delle importazioni di crusca (+6.000 t) ed una riduzione sia dei prodotti trasformati/sostitutivi (-6.500 t), che dei mangimi a base di cereali (-2.500 t). Le importazioni di riso (risone, semigreggio, semilavorato e lavorato a fondo nel complesso), registrano un aumento rispetto all’anno precedente di 4.400 t. (+13%). L’import in Italia di farine proteiche di estrazione diminuiscono di circa 41.000 tonnellate (meno farina di soia e più farina di girasole e colza), mentre l’aumento dell’import dei semi oleosi (+165.000 tonnellate) è dovuto soprattutto ai semi di soia.

Le esportazioni del settore cerealicolo nel periodo considerato sono aumentate di 144.000 tonnellate rispetto allo stesso periodo del 2012 (+11,8%).
Aumenta l’export dei cereali in granella (+64.000 t, grano duro in particolare destinato ai Paesi del Nord-Africa), della semola di grano duro (+10.000 t) e della pasta alimentare che registra un aumento sia per le destinazioni comunitarie (+7%) che verso i Paesi terzi (+15%) per un totale di +53.000 tonnellate. Pure in aumento i mangimi a base di cereali (+12.000 t) e la farina di grano tenero (+7.000 t). Risultano in diminuzione invece le vendite all’estero dei prodotti trasformati dei cereali (-12.500 t). Le esportazioni di riso (nel complesso tra risone, semigreggio, semilavorato e lavorato a fondo) aumentano di 10.000 tonnellate (+4,1%) grazie all’export verso la Turchia (+12.000 t) ed il Regno Unito (+6.800 t). Registrano invece un calo le vendite destinate alla Germania (- 7.900 t) ed alla Spagna (-3.800 t).

I movimenti valutari relativi all’import/export del settore cerealicolo hanno comportato nei primi quattro mesi del 2013 un esborso di valuta pari a 1801,5 milioni di euro (1447,2 nel 2012) ed introiti per  1.043,3 milioni di euro (930,3 nel 2012).
Pertanto il saldo valutario netto è pari a -758,2 milioni di Euro, contro -516,9 milioni di euro nel 2012.