Gli arrivi dall’estero dei cereali in granella risultano diminuire di 2,1 milioni di tonnellate, in particolare il grano tenero (-0,9 mio/t), il grano duro (-0,7 mio/t) e l’orzo (-418.000 t): nel complesso diminuiscono sia gli acquisti di cereali in granella dai Paesi comunitari (-1 mio/t) che le importazioni dai Paesi terzi (-1,1 mio/t).
Per quanto riguarda gli altri prodotti del settore si registra un aumento delle importazioni dei prodotti trasformati/sostitutivi (+94.000 t) e una diminuzione sia di crusca (-24.000 t) che di mangimi a base di cereali (-9.000 t). Le importazioni di riso (lavorato, semigreggio, risone e rotture) registrate nell’intero anno 2012 diminuiscono di 11.000 tonnellate rispetto all’anno precedente (-9%). Nell’anno 2012 le importazioni totali di farine proteine vegetali sono diminuite di 205.000 tonnellate: il calo dell’import di farina di soia (-375.000 t) è in parte compensato dall’aumento di farina di girasole (+200.000 t). Le importazioni totali dei semi oleosi si confermano ai livelli dell’anno precedente (+0,4%).
Le esportazioni complessive dall’Italia nell’intero 2012 sono risultate in diminuzione di 364.000 tonnellate rispetto al 2011 (-8,6%).
La riduzione è dovuta soprattutto al calo di vendite all’estero di cereali in granella (-388.000 tonnellate, di cui -297.000 t. di grano duro). Nei prodotti trasformati dei cereali si registra un aumento delle esportazioni di farina di grano tenero (+13%), di semola di grano duro (+10%) e di mangimi a base di cereali (+6%). Le paste alimentari prese in considerazione raggiungono il record di vendite all’estero con 1.686.000 tonnellate (+2%), destinate per il 65% ai Paesi Ue e per il restante 35% ai Paesi extra-comunitari. Le esportazioni di riso, considerato nel suo complesso (lavorato, semigreggio, risone e rotture) si confermano ai livelli dell’anno precedente (+0,3%).
I movimenti valutari relativi all’import/export del settore cerealicolo hanno comportato nell’intero 2012 un esborso di valuta pari a 4851,7 milioni di euro (5145,5 nel 2011) e introiti per 2905,1 milioni di euro (2910,0 nel 2011).
Pertanto il saldo valutario netto è pari a -1946,6 milioni di euro, contro -2235,5 milioni di euro nel 2011.
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Fonte: Anacer - Associazione nazionale cerealisti