La parentesi più stabile che ha interessato il Centro Nord e parte del Sud volgerà presto al termine su quasi tutto il territorio dal prossimo fine settimana. Già nel corso di queste ore le estreme regioni meridionali dovranno fronteggiare un ulteriore rinforzo della depressione che da giorni caratterizza il quadro meteorologico di Sicilia e Calabria: potrebbe addirittura trasformarsi in un vero e proprio uragano mediterraneo provocando una nuova intensa ondata di maltempo, senza escludere ulteriori alluvioni.

Previsioni

Dopo una prima parte della settimana sostanzialmente discreta, avremo un rapido incremento delle nubi sintomo di un peggioramento in arrivo, dapprima concentrato sulle aree più orientali della Sardegna, grazie a un'altra depressione in evoluzione sulla penisola iberica. Fenomeni deboli o moderati andranno a interessare a macchia di leopardo le due isole maggiori, mentre sulle restanti aree italiane il contesto sarà caratterizzato da ampi spazi sereni con al più qualche nube sterile sul Nord Ovest e lungo i settori tirrenici.
La bassa pressione in movimento verso l'area ionica tenderà però ad approfondirsi ulteriormente e, grazie all'enorme energia ancora immagazzinata nei nostri mari, riuscirà a strutturarsi in un autentico ciclone, il quale attiverà fenomeni via via sempre più diffusi e intensi, con locali nubifragi in Sardegna e sulla Sicilia.

Con il passare delle ore il meteo si farà burrascoso su molte aree meridionali con un elevato rischio di piogge intense e persistenti, senza escludere fenomeni alluvionali sulle coste sicule nordorientali e sulle aree ioniche della Calabria. Dagli ultimi aggiornamenti dei centri di previsione crescono le probabilità che la depressione possa assumere i connotati di un autentico uragano, meglio conosciuto come Medicane quando si sviluppa nel bacino del Mediterraneo.
Solamente nel corso del prossimo fine settimana inizierà a perdere gradualmente energia, anche se continuerà a innescare precipitazioni diffuse sempre sulle medesime regioni.

Weekend di Ognissanti

Instabilità crescente per il fine settimana e più in generale per il ponte di Ognissanti, nel corso del quale l'atmosfera si presenterà spesso irrequieta perché all'orizzonte va a delinearsi il transito di una perturbazione atlantica.

Nella giornata di sabato 30 ottobre il Nord Est della Sicilia e il Sud della Calabria continueranno a soffrire degli effetti del vortice ciclonico con intense precipitazioni e locali nubifragi che andranno gradualmente ad assorbirsi dalla serata. Sulle restanti aree italiane la giornata trascorrerà all'insegna della stabilità con ampi spazi sereni, solo dalla sera delle nubi più compatte interesseranno le regioni nordoccidentali associate a qualche piovasco tra Liguria e Piemonte, prodotto dalla parte più avanzata del fronte atlantico in transito tra Spagna e Francia.

Poche novità per domenica 31, quando una residua instabilità insisterà ancora tra Calabria e Sicilia, mentre altrove avremo un contesto prevalentemente discreto; verso fine giornata è però atteso un peggioramento diffuso che entrerà nel vivo nella giornata di Ognissanti con l'arrivo di una perturbazione destinata a compromettere l'egemonia su diverse regioni italiane.
Maltempo in diffusione lunedì primo novembre soprattutto al Nord e su tutti i settori tirrenici centrali, ove avremo rovesci anche a carattere temporalesco. Piogge moderate anche sul resto del paese, specie tra Triveneto, Friuli, fascia tirrenica in genere dalla Toscana, al Lazio, alla Campania e, infine, di nuovo Calabria.

Una generale flessione dei valori termici, più sensibile nelle massime, accompagnerà la perturbazione investendo la penisola specie da lunedì, mentre le minime guadagneranno qualche grado in particolare al Centro Nord perché verranno a mancare le inversioni termiche delle ore notturne.

Dall'autunno all'inverno, freddo in arrivo

Nel corso della prima settimana di novembre, dopo il maltempo che ci terrà compagnia per tutto il weekend, potrebbe prendere piede la prima colata di aria fredda dal Nord Europa. In attesa di conferme dalle prossime corse modellistiche, in riferimento alle attuali elaborazioni potrebbe difatti verificarsi un netto calo delle temperature soprattutto sulle regioni settentrionali, con la colonnina di mercurio che si disporrà su valori prettamente invernali.

Un autunno a tratti tentennante potrebbe quindi cedere direttamente il testimone all'inverno, così come ipotizzato anche nella tendenza mensile per il mese di novembre, con l'apertura dell'ultimo mese della stagione autunnale con un carattere tipicamente freddo.

Il calo termico sarà quindi sensibile, tale da portare le temperature 5-6°C sotto la media del periodo. L'arrivo dell'aria fredda potrebbe essere accompagnato inizialmente anche da precipitazioni, con possibili nevicate su gran parte dell'arco alpino e sull'Appennino centrosettentrionale dai 1.000 metri di quota.

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