La fase fredda di queste ultime ore in atto sulla penisola italiana è sicuramente l’evento invernale più importante della stagione. Dopo le estese gelate portate dalle correnti polari in arrivo dai quadranti nord-orientali, ora a destare preoccupazione sono le nevicate fino a quote molto basse, tali da sfiorare anche le aree di pianura; un duro colpo che ha messo in ginocchio l’agricoltura con danni già evidenti. 
 

Il punto della situazione 

Allo scoccare della primavera un tale flusso di correnti siberiane sul Mediterraneo non è di certo passato inosservato, in particolare da una natura già stimolata delle precedenti fasi estremamente miti. Avrà, anche per i prossimi giorni, dei risvolti negativi importanti, nonostante un graduale cambio di rotta verso correnti più miti. 
Il nucleo molto freddo, a tutte le quote, ha invaso gran parte del Mediterraneo centro-occidentale dove non sono mancati intensi fenomeni innescati dai forti contrasti. 
In rotta verso le coste nord-africane di Algeria e Tunisia, ha inoltre generato un vortice ciclonico nel bel mezzo del Mar Tirreno, sul Canale di Sicilia; una depressione che andrà a richiamare aria più umida e mite dai settori meridionali del bacino, che scontrandosi con il flusso molto freddo in discesa dalla Russia andrà a produrre nubi cariche di pioggia e neve. 
Come accennato le temperature riprenderanno a salire grazie ad un’evoluzione dell’area ciclonica verso il Tirreno centrale. Le miti correnti meridionali avranno la possibilità di risalire verso nord andando ad addolcire l'aria molto fredda pre-esistente. 
Il quadro meteorologico potrebbe peggiorare sensibilmente mostrandosi localmente perturbato, tant’è che l'aria mite che andrà ad alimentare la ferita depressionaria non mollerà tanto facilmente la presa. 
Maltempo particolarmente intenso dapprima sulle regioni meridionali, in rapida estensione a gran parte d'Italia, con precipitazioni abbondanti sui versanti ionici e lungo l’Adriatico ove non saranno esclusi dei rovesci anche a sfondo temporalesco.
Le nevicate, dopo aver sfiorato le aree pedecollinari ed a tratti le aree di pianura adiacenti della Val Padana, inizieranno a cadere a quote via via più elevate ad iniziare dalle regioni del Sud. Con il passare delle ore anche le precipitazioni si attenueranno per contrasti sempre meno accentuati, in quanto l'aria più mite diverrà protagonista lungo tutto il territorio nazionale mettendo fine al flusso freddo orientale. 
 

Maltempo intenso 

Nelle prossime ore condizioni molto dinamiche caratterizzeranno il quadro delle regioni centro-meridionali, con possibili forti rovesci e temporali. La neve scenderà inizialmente sino in collina o lungo le vallate tra Toscana, Umbria e Marche, ma anche sui settori centro-settentrionali della Sardegna. Quota neve in rapido rialzo al Sud peninsulare; qualche fenomeno interesserà il Settentrione, con neve sino al piano tra Emilia Romagna, Lombardia e Piemonte


 

Migliora nel weekend 

L’instabilità andrà gradualmente ad assorbirsi su gran parte d'Italia, con le residue nevicate relegate solo a quote alte per effetto dell’addolcimento atmosferico; solo sull'Appennino settentrionale e sul Piemonte meridionale si potranno avere fiocchi ancora sino in collina. 
Avremo le ultime insidie perturbate al Centro-Sud e sulle isole maggiori, ove l’azione del vortice ciclonico mediterraneo sarà più blando, ma ancora tangibile.
Nella giornata di sabato si concretizzerà un deciso miglioramento, con le ultime nubi al Meridione, ma con fenomeni generalmente deboli e localizzati. 
 

Tendenza 

Dall’analisi delle principali elaborazioni dei centri previsionali non si esclude la possibilità, ad oggi con probabilità crescenti, di una nuova discesa fredda artica sull'Europa occidentale proprio negli ultimi giorni del mese di marzo, tra il 29 ed il 30
Le condizioni meteo potrebbero nuovamente peggiorare sulle regioni settentrionali, anche se questa volta non si prevede un interessamento diretto di tutto il territorio nazionale. La nuova irruzione difatti lambirà solo la Penisola, ma andrà a scavare un vortice depressionario tra Iberia e Mediterraneo occidentale che porterà una fase di maltempo su alcune aree italiane.

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