Molte operazioni che sui normali prati sono considerate eccezionali, sui campi da calcio sono indispensabili. L'obiettivo principale è contrastare il compattamento del suolo e mantenere densa e vigorosa la superficie erbosa 

 

Per quanto riguarda le operazioni di manutenzione straordinaria, cioè tutte quelle che sono svolte saltuariamente ai fini di rigenerare il tappeto erboso dall'usura provocata dall'attività sportiva e ripristinare le condizioni di gioco ideali, una vera e propria svolta epocale è stata rappresentata dall'utilizzo delle macchine vertidrain, capaci di arieggiare e decompattare il terreno senza danneggiare il tappeto erboso e senza compromettere l'immediata agibilità del campo.

Le prime a diffondersi in Italia e attualmente le più utilizzate sono le Verti-Drain della Redexim Charterhouse (importate e distribuite da Ibea), che introducono nel terreno punte metalliche di vario spessore fino ad una profondità di 40 cm e le estraggono con un movimento a parallelogramma che causa un lieve innalzamento del suolo (lifting) con conseguente rottura del sottostante strato compattato e aumento della macroporosità. Si ripristinano così le condizioni idonee allo sviluppo e all'approfondimento delle radici e per il corretto drenaggio delle acque.

Sono molti i modelli di Verti-Drain disponibili. (...) Fra questi, il 7120, che, con una larghezza di lavoro di 2 m, e dieci bracci porta punte, ha un'elevata stabilità e riesce ad eseguire il lavoro a velocità elevata (fino a 5 km orari) con conseguente innalzamento della produttività. L'intensità del lifting può essere variata tra zero e 65 gradi, mentre la profondità massima di lavoro, con punte da 18 mm di diametro, è di 20 cm. La macchina è relativamente leggera (915 kg) e può essere portata da un trattore con almeno 45 CV di potenza e presa di forza a 540 giri.

Negli ultimi anni si stanno affermando anche le bucatrici Terra Spike della Wiedenmann, disponibili in due modelli Xp e Xf capaci di lavorare rispettiva- mente fino a profondità di 400 e 220 mm. Entrambe effettuano dei buchi distanziati di 130 mm, ma, mentre la Xp, progettata per impieghi più gravosi, procede a soli 1,5 km all'ora, la Xf, più leggera, può essere trainata fino a una velocità di 6 km orari. La profondità di lavoro e l'angolo di penetrazione delle fustelle sono facilmente regolabili meccanicamente mentre un'apparecchiatura elettronica è disponibile in optional per misurare le aree lavorate, il numero di buchi per metro quadrato e la velocità d'avanzamento della macchina. Un sistema di ammortizzatori protegge la macchina e il trattore dalle vibrazioni e dai contraccolpi subiti in seguito al contatto con le pietre eventualmen- te presenti nel terreno.

Sia le Verti-Drain sia le Wiedenmann, eliminando il lifting, possono inoltre essere equipaggiate con fustelle cave per compiere la carotatura, importante per migliorare le caratteristiche del substrato e contrastare lo sviluppo del feltro.

Un'altra operazione fondamentale è la trasemina, vale a dire la semina su tappeto erboso esistente per mantenere o ripristinare la densità ideale, da effettuare alla fine della stagione di gioco senza ovviamente alcuna lavorazione del suolo. In questo caso, per la loro maggiore efficienza rispetto ad altre tipologie di macchine nelle condizioni operative dei campi sportivi, si sono affermate le seminatrici a dischi, capaci di aprire dei sottili solchi nel terreno dove riporre il seme, che così trova le condizioni ideali per la germinazione e l'affrancamento. Vredo, distribuita da Prolanda, è il nome di riferimento, con due modelli da 1 e 1,3 m di larghezza di lavoro, con elementi di semina costituiti da due dischi convergenti in modo di aderire tra loro solo nella parte più bassa del bordo esterno. Ogni elemento è indipendente ed ha un gioco di 15 cm che consente un contatto continuo con il suolo anche su superfici irregolari. Gli elementi di semina tracciano dei solchi distanziati di 7 cm, e pertanto richiedono più passaggi incrociati per ottenere semine su righe sufficientemente ravvicinate. Un rullo posteriore (che può essere riempito d'acqua per variare di peso) chiude i solchi formati dai dischi interrando perfettamente il seme. Il modello con larghezza di lavoro da 1 metro e 30 cm, il più indicato per i campi di calcio, ha una larghezza di trasporto di 1 metro e 70 cm, pesa 900 kg e ha una tramoggia per il seme da 210 litri.

Anche Redexim è presente sul mercato con la Overseeder, disponibile in due modelli, siglati 1575 e 2075 rispettivamente da 1,58 e 2,08 m di larghezza di lavoro. Il modello 1575 pesa 1.160 kg, ed è disponibile anche in una versione ‘light' da 800 kg, mentre la 2075 pesa 1.480 kg. La potenza richiesta è di 40 e 50 CV. Come le Vredo aprono dei solchi cu-neiformi nel terreno attraverso organi di semina indipendenti a doppi dischi convergenti, in questo caso distanziati di 75 mm, ma hanno un sistema di dosaggio più accurato grazie all'utilizzo di una coppia d'ingranaggi intercambiabili in funzione della grandezza del seme e della densità di semina voluta. Così è possibile seminare con precisione semi minuti come quelli di agrostide ad una dose minima di 4 grammi al metro quadro fino ai miscugli di loietti e festuche a dosi massime di 40 grammi al metro quadrato.

Generalmente, sia la bucatura sia la trasemina sono eseguite in concomitanza all'apporto di sabbia, che migliora le caratteristiche fisiche e la capacità drenante del terreno aumentandone la porosità, favorisce gli scambi gassosi (e quindi contrasta la formazione di feltro) e livella le piccole imperfezioni della superficie. La distribuzione della sabbia avviene attraverso appositi carri muniti di ruote anticostipamento con cassoni di capacità variabile tra 1 e 2 metri cubi. La ditta Bruni, importatrice di macchine altamente specializzate per la manutenzione dei prati sportivi, propone lo spandisabbia Noblat Sab 2000 H, costituito da una tramoggia della capacità di 2 metri cubi con il fondo costituito da un rullo trasportatore in Pvc azionato da un motore idraulico. Questo rifornisce in maniera costante un rullo posteriore che sparge il materiale in maniera precisa e uniforme su tutta la larghezza di lavoro che è di 1 metro e mezzo. Attraverso un meccanismo di regolazione della distribuzione, la quantità di sabbia per metro quadrato può essere variata in sei dosaggi diversi. La macchina, che a vuoto pesa 720 kg, poggia su 4 pneumatici di larga sezione montati in linea per esercitare la minima pressione sul suolo anche a pieno carico e deve essere trainata a velocità compresa tra 3 e 6 km orari da un trattore con almeno 30 CV di potenza.

Sempre importato e distribuito da Bruni desta molto interesse l'Aft Sandbander, una macchina progettata per eseguire tramite un piccolo vomere vibrante uno scavo longitudinale da 25 mm di larghezza e 250 di profondità e per riempirlo contemporaneamente con sabbia o ghiaietto. Si creano così dei drenaggetti che vanno ad intersecare i dreni principali più profondi (sistema di drenaggio rinforzato) rimettendo in comunicazione la superficie con i tubi di scolo. L'Aft Sandbander pesa 350 kg, ha una tramoggia per il materiale inerte da 1 metro cubo e richiede un trattore da 20 CV con impianto idraulico dotato di 2 distributori a doppia azione e una portata d'olio di 20 litri al minuto.

Un lavoro per certi versi simile è quello svolto dalla Sand Master dell'americana Blec, importata dalla Sidan. Questa macchina, larga 1,5 metri, è equipaggiata con un set di lame ricurve che effettuano ad ogni passata 6 solchi nel terreno. Questi vengono allargati fino ad una profondità compresa tra 10 e 20 cm per mezzo di un coltello e contemporaneamente riempiti con sabbia o altro materiale che è infine rullato tramite sei ruote posteriori che lasciano il terreno perfettamente livellato. La macchina può essere trainata da un trattore con almeno 50 CV di potenza dotato di un distributore a singolo e un distributore a doppio effetto.

Infine non si può non accennare alle operazioni di arieggiatura, necessarie per eliminare il feltro e i residui delle foglie morte dopo la stagione invernale e quella estiva.

Esistono per questo lavoro tantissime macchine di diversa tipologia, tra le quali un classico è rappresentato dalla Jaguar di Peruzzo, che esegue il taglio verticale del tappeto (verticut) con contemporanea raccolta dei residui e rullatura del terreno. La Serie Jaguar è composta da 4 modelli con larghezza di lavoro compresa tra 1,2 e 2 metri e raccoglitore a scarico idraulico fino a 2 metri d'altezza con capacità variabile tra 1.200 e 1.900 litri. La macchina (in pratica una trinciaerba) funziona tramite un cilindro orizzontale munito di coltelli verticali ed è azionata dalla presa di forza del trattore. Il modello più grande pesa 900 chilogrammi e richiede un trattore di potenza non inferiore a 70 CV.

 

L'articolo è un estratto da Mondo Macchina - on line, il PDF completo

Autore: Sergio Grossi

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