Nati negli anni '60 negli Usa, e poi diffusisi in ogni parte del mondo, i tappeti erbosi artificiali presentano oggi un livello tecnologico elevato e sono riconosciuti per le loro qualità dagli organismi che governano il mondo del calcio
I tappeti in erba sintetica trovano una sempre maggiore diffusione, specie nelle pavimentazioni sportive quali calcio, calcetto, football americano, rugby, hockey, basket, pallavolo, golf, tennis, piste di atletica. Ovviamente per questi diversi sport le caratteristiche della copertura artificiale sono differenti. Le ragioni di fondo che hanno promosso l'impiego dell'erba artificiale nel mondo del calcio vanno in primo luogo ricercate negli alti costi di manutenzione dell'erba naturale, nella fruibilità durante le stagioni più sfavorevoli (fatto di non poco conto in tutti i Paesi, ma di grande rilevanza nei Paesi nordici), negli elevati consumi di acqua e di prodotti chimici, cui sono soggetti i campi in erba naturale.
E' negli Usa che inizia l'utilizzo dell'erba artificiale. La prima introduzione è avvenuta nel 1965 con il nome di Astroturf. Questo tappeto, se si escludono i campi di hockey, non ebbe una buona accoglienza, in quanto la superficie venne ritenuta eccessivamente dura e poco adatta, in quanto alterava il rimbalzo e la traiettoria della palla ed era causa di maggiore infortuni.
E' quindi agli anni settanta del secolo scorso che va fatta risalire la prima generazione di tappeti sintetici, costituiti da un semplice supporto delle fibre artificiali. I successivi miglioramenti apportati nella realizzazione di questa copertura ne hanno però ben presto fatto aumentare l'interesse.
Negli anni ottanta nasce la seconda generazione che, gradualmente ha trovato una diffusione crescente anche in Europa, soprattutto nei campi da calcetto. Questi tappeti erano costituiti da un fondo in lattice sul quale erano inseriti i fili di erba sintetica,sostenuta da riempimenti in sabbia.
Degli anni novanta è la terza generazione, che ha dato l'avvio a un miglioramento continuo di tutti i componenti del tappeto.
Oggi si può parlare di tappeti di quarta e di quinta generazione.
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Autore: Pietro Piccarolo
L'Autore ringrazia Mondoturf di Mondo per il materiale fornito.
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Fonte: Agronotizie