L’evento in campo
"Nel corso della mattinata del 22 settembre 2017 - spiega Matteo Muzzolon, tecnico commerciale e crop specialist kiwifruit Biolchim SpA - si è tenuto un 'Open day' dedicato al kiwi presso l’Azienda agricola Calcabrini Pietro".Qui Pietro e Valerio, padre e figlio, coltivano kiwi da oltre 30 anni nelle terre considerate il cuore dell’actinidicoltura dell’Agro Pontino: un comprensorio cardine che vanta il 30% della produzione nazionale di kiwi.
All’evento hanno preso parte numerosi tecnici ed agricoltori del territorio, ai quali sono stati presentati i risultati pratici dell’applicazione delle specialità Biolchim su kiwi a polpa verde e a polpa gialla.
Camminando all’interno degli impianti Hayward e G3, i tecnici dell’azienda bolognese hanno mostrato ai numerosi partecipanti gli effetti della strategia Biolchim sulla pianta e sul frutto, in comparazione alla linea standard di riferimento.
Nella linea di nutrizione utilizzata, vere e proprie star per il conseguimento di tali risultati sono stati Kriss, il biostimolante dell’ingrossamento dei frutti, Folicist, promotore della fioritura e dell’allegagione, e Bluprins, l’interruttore della dormienza.
Al termine delle visite guidate non è mancato un momento conviviale per dialogare e confrontarsi sulla coltura.
L’Hayward
"Il primo campo visitato - ci racconta Muzzolon - è stato quello con varietà di kiwi a polpa verde Hayward, condotto secondo le metodologie tradizionali aziendali che hanno previsto l’utilizzo di fitoregolatori. L’altro, adiacente ed avente uguale estensione (1 ettaro), è stato coltivato utilizzando la linea tecnica Biolchim, impiegando biostimolanti di origine vegetale e fertirriganti col calcio (Linea Green-Go) per ottenere, quindi, un frutto a residuo zero, così come sempre più richiesto sul mercato".Mettendo in pratica la nostra strategia, che comprende tre interventi a partire da completa caduta petali, a cadenza settimanale, di Kriss, Folicist e Nitrocam oltre ad un frutto a residuo zero una maggiore uniformità di pezzatura ed una qualità superiore, come hanno dimostrato le analisi eseguite.
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Il Gold3
"Sulla varietà Gold3 - continua il tecnico Biolchim - abbiamo voluto confrontare i nostri prodotti a diversi dosaggi per poter mostrare l’effetto che possiamo conseguire e soprattutto quello che vogliamo ottenere dal nostro intervento sull’impianto applicando la nostra tecnica suggerita: potatura lunga o corta, diradamento, gestione dell’acqua e della concimazione".Primo prodotto su cui si sono concentrati è stato l’interruttore di dormienza Bluprins, una specialità che si applica al bruno e che uniforma il germogliamento e la fioritura. A fronte di una dose fissa di Bluact (attivatore che si impiega sempre a 120 L/ha), Bluprins è stato applicato a due diverse dosi: 35 L/ettaro e 45 L/ettaro. In entrambi i casi si è potuto constatare un aumento considerevole del potenziale produttivo, risultato proporzionale alla dose utilizzata.
Altrettanto interessante è stato il risultato ottenuto con Kriss, Folicist e Nitrocam: miscela collaudata che permette di aumentare ed uniformare il calibro dei frutti senza alterare gli aspetti qualitativi e la conservabilità degli stessi, come hanno dimostrato le diverse analisi eseguite.
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La fiera specializzata su kiwi
Il weekend si è concluso con la partecipazione alla quinta edizione dell’Agri kiwi expo, un evento dedicato all'actinidia che si tiene a Cisterna di Latina. Agri kiwi expo, come ogni anno, raduna esperti, centri di ricerca, università e le principali Organizzazioni di produttori (Op) per condividere aggiornamenti e problematiche sulla coltura del kiwi.Biolchim è stata presente con uno stand per poter fornire indicazioni e soluzioni tecniche per la coltivazione del kiwi. Inoltre, il responsabile tecnico Franco Vitali ha effettuato, presso l’area conferenze, un intervento intitolato: 'Dalla ricerca e tecnologia nuove proposte per il kiwi'.
"Abbiamo lanciato una linea di prodotti di nuova concezione a base di gelatina idrolizzata - ci spiega il responsabile tecnico di Biolchim - ottenuti tramite un esclusivo ed innovativo processo altamente tecnologico che sfrutta l’idrolisi termica controllata e che permette di ottenere un prodotto ad elevato contenuto di carbonio organico ed azoto proteico".
La gelatina idrolizzata per uso agricolo, ufficialmente riconosciuta in Italia ed inserita nella legge dei fertilizzanti come nuova matrice dal 2007, è un prodotto ammesso in agricoltura biologica.
Un prodotto che riteniamo molto interessante per il comparto è il Bio Energy S, un concime organico pellettato che assicura un elevato apporto di azoto organico e zolfo in modo prolungato e costante nel tempo per circa 4 mesi a seconda delle temperature e delle caratteristiche del terreno.
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Fonte: Biolchim