La Carta, lanciata in occasione di Expo, impegna i sottoscrittori ad adottare principi e approcci volti a promuovere il diritto al cibo come diritto umano fondamentale, nel rispetto al tempo stesso dell’ambiente, considerato bene da salvaguardare per le future generazioni.
La Carta di Milano fotografa una situazione paradossale, nella quale due miliardi di persone sono malnutrite e altre due sono in sovrappeso. Ancora, 800 milioni soffrono di fame cronica e 1.30 miliardi di tonnellate di cibo vengono sprecate ogni anno. Per non parlare dell’ambiente, dove la biodiversità è minacciata dalla scomparsa di oltre 5 milioni di ettari di foresta l’anno e dallo stress ittico che vede oltre il 30% del pescato sfruttato oltre le sue capacità di ripopolamento.
“La Carta di Milano ci interroga e ci sfida, chiedendoci di fare di più per un mondo ancora troppo squilibrato – ha dichiarato Giuseppe Natale, co-fondatore e amministratore delegato di Valagro – al tempo stesso ho subito visto nella Carta gli stessi principi che animano il Gruppo Valagro sin dalla sua nascita nel 1980, motivo per cui – ha concluso Natale – non solo ho deciso di firmarla, ma ho anche chiesto a tutti i miei collaboratori, sia in Italia che nelle filiali e negli stabilimenti all’estero, di farsene promotori. Per me e per l’azienda questa non è solo una firma di testimonianza ma un impegno concreto a recepire nel nostro agire quotidiano i principi che abbiamo sottoscritto. Visto il nostro impegno quotidiano da 35 anni esattamente in questa direzione – ha concluso Natale – per me è stato immediato e naturale voler firmare e promuovere la Carta di Milano”.
Nello specifico, attraverso questa firma, Valagro si impegna ulteriormente a:
- promuovere le convenzioni internazionali in materia ambientale e sociale, con riguardo anche all’occupazione femminile
- sostenere la ricerca
- preservare la biodiversità
- minimizzare lo spreco di risorse, in primis l’acqua
- consentire ai consumatori l’accesso a cibi sani e sicuri, anche attraverso un’adeguata informazione
- promuovere tecniche di imballaggio che riducano la produzione di rifiuti
- sostenere l’informazione ai consumatori sui corretti tempi di consumo dei prodotti alimentari
- riconoscere il contributo prezioso del dialogo tra tutti i soggetti che fanno parte della filiera
- contribuire allo sviluppo sostenibile mediante l’innovazione tecnologica e l’adozione di codici di responsabilità sociale
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Fonte: Valagro