“La tecnologia di Ilsa è da considerarsi un modello da utilizzare in tutti gli stati del Brasile”. Lo ha detto Wagner Rossi, ministro dell’Agricoltura brasiliano a seguito dell’incontro di mercoledì scorso con Paolo Girelli, presidente di Ilsa spa di Arzignano.
L’azienda vicentina, fortemente orientata alla ricerca nel settore delle biotecnologie e leader
mondiale nel settore dei fertilizzanti organici, potrà dare una risposta alla crescente dipendenza
dall’estero patita dal Brasile per quanto riguarda i concimi in genere. Dipendenza molto penalizzante, considerate le estensioni di territori coltivati nello stato sudamericano.
Ilsa nel 2008 ha fondato Ilsa Brasil, già a pieno regime dalla fine del 2009. Un’esperienza che è evidentemente piaciuta al Governo Brasiliano che ha voluto incontrare i responsabili per avviare progetti in partnership.
“L’intento del ministro è di aumentare la produzione di concimi a basso impatto ambientale partendo da materie prime naturali, alternative, e di origine sia animale che vegetale. Temi questi che impegnano Ilsa da oltre 50 anni – spiega Girelli – . Ora si valuterà un progetto congiunto della nostra azienda con gli organi tecnici del ministero per avviare produzioni di fertilizzanti in tutto il Brasile”.
E’ già fissato per il prossimo mese di luglio il secondo appuntamento.
Nei prossimi anni l'utilizzo dell'urea si estenderà ad altri settori e il prezzo di questo concime salirà. Anche per questa ragione il Brasile intende investire per lo sviluppo di processi industriali per la produzione di azoto partendo da materie prime naturali e soprattutto utilizzando fonti rinnovabili. In questa ottica l'esperienza di Ilsa è vista con grande interesse. L'azoto che Ilsa produce è agronomicamente molto efficiente e a basso impatto ambientale.
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Fonte: Ilsa