'Primo obiettivo The New Green revolution: eliminare la deriva'. E' questo il titolo del convegno promosso dall'ambito del progetto 'Montefalco 2015: The New Green Revolution', organizzato da Associazione Grandi Cru di Montefalco e Confagricoltura Umbria, che si terrà presso la Cantina Arnaldo Caprai, venerdì 27 maggio alle ore 15.

Nel corso dell'evento verranno illustrati i vantaggi operativi, economici ed ambientali delle macchine a recupero di prodotto, che si pongono come possibilità già concreta e conveniente per ridurre drasticamente la deriva degli antiparassitari e con essa l'impatto ambientale.

 

Sabato 28 maggio dalle 10 si svolgeranno invece le Prove in campo: le macchine saranno visibili durante la dimostrazione aperta al pubblico.

 

In queste due giornate verranno illustrati i risultati dei primi due anni di lavoro e divulgate le prime acquisizioni di New Green Revolution.

Il progetto, partito lo scorso anno, vede coinvolte sette aziende leader della zona Doc Montefalco, che si sono poste come obiettivo la definizione di un protocollo viticolo di autodiagnosi aziendale che permetta di monitorare la qualità e l'impatto delle operazioni aziendali, in modo oggettivo, rigoroso e misurabile.

Arnaldo Caprai è l'azienda capofila del progetto, cofinanziato nell'ambito della misura 124 del Psr, che riunisce anche Adanti, Antano, Antonelli, Perticaia, Scacciadiavoli e Tabarrini.

Tra i tanti indici viene ovviamente preso in considerazione il calcolo dell'impronta carbonica, ormai elemento strategico nell'ottica di un moderno approccio al tema della sostenibilità misurabile ed imprescindibile elemento preliminare per qualsiasi approccio valutativo in tema di impatto dell'azienda e di impegno concreto verso concrete azioni migliorative della filiera vitivinicola.

Ma si deve affrontare la filiera in modo completo, quindi il calcolo delle emissioni viene, giustamente, considerato solo una parte del progetto complessivo. Un altro elemento importante è il corretto approccio alla difesa dai patogeni. Una serie di indici del protocollo daranno modo all'azienda di valutare la propria abilità nel ridurre l'impatto della lotta.

Da alcuni anni, prima ancora dell'avvio di questo progetto, presso l'azienda Caprai vengono approfondite tematiche di grandissimo rilievo in merito alla riduzione della deriva dei fitofarmaci, in collaborazione con lo Studio agronomico Sata e la Fondazione Edmund Mach (Istituto Agrario di San Michele all'Adige).

 

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