"Nei campi Italiani si sono ridotti dell'8% i principi attivi distribuiti nei fitofarmaci per proteggere le piante dalla malattie mentre contestualmente è aumentato del 66% l'impiego di quelli biologici".

Lo rivela un'analisi della Coldiretti sulla base di dati Istat relativi al 2009 che registrano una diminuzione dei principi attivi distribuiti nelle campagne da 80,7 mila tonnellate del 2008 a 74,2 mila del 2009.

Una situazione che, secondo la Coldiretti, ha contribuito alla conquista da parte dell'Italia di valori da primato europeo per l'assenza di residui chimici nei prodotti in vendita, come conferma l'ultimo rapporto ufficiale annuale del ministero della salute sul 'Controllo ufficiale dei residui di prodotti fitosanitari negli alimenti di origine vegetale'. Secondo questo rapporto non è stato trovato alcun campione irregolare nel vino e nell'olio in vendita e solo una percentuale minima dello 0,8% nei cereali.

"La situazione - conclude la Coldiretti - è particolarmente confortante anche per la frutta e verdura con appena lo 0,8% dei campioni trovati irregolari rispetto alla media del 3,5% a livello europeo".