"Incoraggerò la ricerca e la sperimentazione anche in questo campo. Non permetterò che l'Italia si ritrovi a pagare gap difficilmente recuperabili in un terreno strategico come la conoscenza". Sono le parole del ministro Giancarlo Galan al Consiglio dei ministri dell'Agricoltura e della Pesca tenutosi ieri a Lussemburgo, durante il quale sono state presentate le proposte della Commissione per sei varietà di mais geneticamente modificato destinato all'alimentazione animale.
In una lettera inviata al ministro Galan il presidente della Fidaf (Federazione italiana dottori in agraria e forestali) Luigi Rossi esprime "pieno, convinto apprezzamento" alla posizione di Galan. "Il nostro Paese - sottolinea Rossi - non deve essere penalizzato da comportamenti ideologici miopi, in contrasto con i risultati della ricerca, della scienza".
Anche la Confeuro condivide le affermazioni del ministro in merito alla ricerca e sperimentazione nel campo degli Ogm. "Speriamo che le parole del ministro Galan - afferma Rocco Tiso, presidente della Confeuro - siano il preludio per la ripresa, non solo dei test in campo, ma anche dell'attività dei laboratori pubblici, che hanno una notevole tradizione nella genetica agraria".
"ll ministro Galan ha imboccato la strada giusta" dichiara Futuragra. "Le sue ripetute aperture sulla ricerca confermano che l'agricoltura, dopo anni di stallo e di pregiudizi, sta riprendendo la strada dell'innovazione e oggi può contare su un interlocutore affidabile. Adesso non resta che firmare i protocolli di ricerca che giacciono nei cassetti del ministero da anni".
Un ulteriore punto di vista viene suggerito da Fabrizio Fabbri, direttore scientifico della Fondazione Diritti Genetici: "Siamo d'accordo con il ministro Galan sulla necessità di promuovere la ricerca sulle biotecnologie, ma la vera innovazione non è rappresentata dagli Ogm bensì dalla Mas, la selezione assistita da marcatori".
Un ultimo intervento viene da Paolo De Castro, presidente della Commissione Agricoltura del Parlamento europeo, a sua volta ministro dell'agricoltura nel periodo 2006-2008, che tiene a fare una precisazione sulle parole con cui Galan si è posto in rottura con i suoi predecessori "Credo sia utile chiarire che la mia visione è diversa da quella dei ministri che mi hanno preceduto". De Castro sottolinea infatti che "La differenza è con il 'ministro' che l'ha preceduto e non con 'i ministri' che l'hanno preceduto... infatti il sottoscritto ha cercato di portare avanti la ricerca e la sperimentazione per gli Ogm, e quanto meno non ostacolarla. Ricordo che firmai nove protocolli per la sperimentazione, poi bloccati dall'allora ministro dell'Ambiente Pecoraro e dalle Regioni".
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Fonte: Agrapress