Il trasporto dei fitofarmaci considerati pericolosi (vedi articoli precedenti elencati in calce), può essere effettuato solo tramite l’utilizzo di imballaggi omologati.
Per imballaggi omologati, si intendono quelli per i quali è stato testato il prototipo da parte di un ente autorizzato e per il quale è stata emessa una striscia di caratteri da apporre su tutti gli imballaggi che rispondono alle caratteristiche del prototipo. La marcatura prevista dai diversi regolamenti internazionali contiene una serie di informazioni utili al riempitore dell’imballaggio, al quale è demandata la scelta dello stesso, e che è quindi responsabile dell’utilizzo, in conformità a quanto previsto dai regolamenti stessi.
Le caratteristiche principali della marcatura identificano il criterio di omologazione, la rispondenza ai diversi regolamenti internazionali, la tipologia dell’imballaggio, la compatibilità dell’imballaggio alla merce da trasportare, i limiti di utilizzo dell’imballaggio e le caratteristiche del produttore.
E’ fondamentale per chi acquista l’imballaggio, scegliere quello più idoneo alla merce da trasportare, per evitare che il prodotto possa intaccare l’imballaggio stesso o che possa fuoriuscirne in fase di trasporto, causando danni alle persone o all’ambiente.

Gli elementi indispensabili per la scelta dell’imballaggio più idoneo sono quindi i seguenti:
  1. ogni imballaggio omologato deve riportare prima della striscia di omologazione il marchio specifico (vedi immagine) oppure la dicitura ADR/RID (nel qual caso potrà essere utilizzato solo su strada o su ferrovia)
  2. ogni imballaggio dovrà contenere nelle prime due/tre posizioni della striscia di omologazione alcuni caratteri e alcune cifre che ne identificano la tipologia ed il materiale di costruzione (es. 1H2 – fusto di plastica con coperchio amovibile…)
  3. ogni striscia di omologazione dovrà contenere, subito dopo le prime due/tre posizioni, un carattere equivalente alle sigle X, Y oppure Z . I tre codici sono importantissimi al fine di identificare la compatibilità dell’imballaggio con la merce da contenere. Un imballaggio di tipo X potrà infatti contenere merci molto pericolose appartenenti al Gruppo di imballaggio I, merci mediamente pericolose appartenenti al Gruppo di imballaggio II e merci poco pericolose, appartenenti al Gruppo di imballaggio III. Un imballaggio di tipo Y potrà invece contenere solo merci mediamente pericolose appartenenti al Gruppo di imballaggio II e merci poco pericolose, appartenenti al Gruppo di imballaggio III. Da ultimo, un imballaggio di tipo Z potrà contenere solo ed esclusivamente merci poco pericolose appartenenti al Gruppo di imballaggio III.
Gli imballaggi di tipo Z saranno quindi i meno costosi sul mercato, ma potranno essere utilizzati solo per un numero molto limitato di materie pericolose.

Tutte le altre posizioni della marcatura indicheranno invece se l’imballaggio può essere utilizzato per materie solide o liquide, qual è il peso massimo consentito, chi è il produttore dell’imballaggio ed in quale stato è avvenuta l’omologazione del prototipo .

Esempi di strisce di omologazione: (si veda l'immagine)

Prima di acquistare imballaggi che potrebbero non essere conformi al prodotto da trasportare, consultate un esperto del settore e diffidate da chi vi propone semplicemente “imballaggi omologati” generici.

Servizio a cura di Fabrizio Sandrini - Consulente per la sicurezza, DGSA Italia S.r.l. www.dgsa.it - info@dgsa.it

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APPROFONDIMENTI: Dgsa.it - Novità per il trasporto sui fitofarmaci - Le nuove regole