Il Decreto che promuove la realizzazione di sistemi agrivoltaici innovativi di natura sperimentale è stato pubblicato il 13 febbraio scorso sul sito del Mase, Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica. Obiettivo del provvedimento, che è entrato in vigore il successivo 14 febbraio, è la realizzazione di almeno 1,04 gigawatt di nuovi impianti, nei quali possano coesistere la produzione di energia pulita con l'attività agricola. Sul piatto ci sono 1,7 miliardi del Pnrr, Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, tra cofinanziamenti degli investimenti e incentivi sulle tariffe di cessione dell'energia pulita.

 

"Con questo Decreto - ha spiegato il ministro dell'Ambiente, Gilberto Pichetto - aggiungiamo un altro tassello alla nostra strategia energetica, valorizzando in questo caso la grande potenzialità del settore agricolo impegnato nella transizione. Il doppio binario incentivante che abbiamo predisposto, in un costruttivo contatto con la Commissione Ue - ha concluso il ministro - può essere una bella opportunità per decarbonizzare, migliorando la redditività dei suoli: un modo, insomma, per far convergere l'affermazione della qualità agricola italiana, unica nel mondo, con la spinta agli obiettivi climatici".

 

Per promuovere la realizzazione di questi sistemi ibridi agricoltura-energia, la misura prevede un aiuto che sarà concesso ai produttori agricoli, cumulativamente, sotto forma di sovvenzioni agli investimenti, con un bilancio totale di 1,1 miliardi di euro, che coprono fino al 40% dei costi di investimento ammissibili e tariffe incentivanti, a valere sulla quota di energia elettrica netta immessa in rete, con un bilancio stimato di 560 milioni di euro da pagare durante la fase operativa dei progetti, per un periodo di 20 anni.

 

Entro i prossimi dodici giorni, come previsto dal provvedimento, saranno approvate dal Ministero, su proposta del Gse, Gestore dei Servizi Energetici, le regole operative che dovranno disciplinare le modalità e le tempistiche di riconoscimento degli incentivi. Il Gse, soggetto gestore della misura, emanerà un primo avviso pubblico per la presentazione delle istanze entro trenta giorni dall'approvazione delle regole.

 

L'accesso al meccanismo è garantito attraverso l'iscrizione di appositi registri o con la partecipazione a procedure competitive in funzione della titolarità e della taglia dei progetti, che si svolgeranno nel corso del 2024.

 

Le procedure di registro, per un contingente complessivo di 300 megawatt sono riservate ad impianti di potenza fino a 1 megawatt realizzati da imprenditori agricoli e loro aggregazioni, mentre le procedure competitive, per un contingente complessivo di 740 megawatt, sono riservate ad impianti di qualsiasi potenza realizzati da imprenditori agricoli e loro aggregazioni, o associazioni temporanee di impresa che includono almeno un imprenditore agricolo.