Bts Biogas, con sede a Brunico (Alto Adige), ha oltre un ventennio di esperienza nella progettazione, costruzione e gestione di sistemi integrati per la produzione di biogas, ed è attualmente operativa in Europa, Brasile, Canada, Thailandia e Giappone. Il consolidato posizionamento dell’azienda nel mercato globale è dovuto in primo luogo allo sviluppo continuo. “Questa è la nostra vera forza trainante, quella che ci rende meno vulnerabili anche in un contesto dove il quadro politico è in continuo mutamento. Mi riferisco in particolare al taglio degli incentivi per la produzione di energia con biogas”, ha evidenziato Niederbacher. “Negli ultimi anni abbiamo investito in ricerca e sviluppo circa il 3,5% del nostro fatturato e impegniamo 11 persone sul fronte tecnico e biologico per migliorare costantemente i nostri impianti”.
Oltre al lavoro svolto dalle sue risorse, Bts Biogas si avvale di partner esterni, come l’Università degli Studi di Bologna. Il professor Andrea Formigoni, docente alla Facoltà di Medicina veterinaria sottolinea: “La collaborazione con Bts Biogas procede con grande successo da oltre 4 anni. Per noi come Università e come rappresentanti del mondo scientifico, è molto importante avere un contatto diretto con il mondo economico reale”.
L’ultima innovazione finalizzata da Bts Biogas ha coinvolto, oltre all’Università di Bologna, anche esperti a livello internazionale, precursori nel campo dell’alimentazione dei bovini. “Abbiamo acquisito le loro competenze come nutrizionisti e le abbiamo applicate allo sviluppo di dinaMetan, il software che consente di incrementare notevolmente il grado di efficienza degli impianti di biogas ottimizzando le ricette in termini biologici ed economici”.
Il processo di ottimizzazione inizia con l’analisi ad infrarossi (Nirs) del materiale di alimentazione che verrà utilizzato per la produzione di biogas. “Sulla base di questi dati, il software calcola le quantità da utilizzare e stima i livelli di efficienza dell’impianto, valutando qualità e quantità del materiale” spiega Niederbacher. “Ma non solo: il software consente di prevedere eventuali cali di resa o problemi dovuti all’alimentazione, potendo così attuare preventivamente le opportune misure correttive. Per la prima volta nella gestione di un impianto si può quindi agire e non reagire. DinaMetan indica come, con la stessa quantità di materia prima sia possibile produrre più gas o come utilizzare una quantità inferiore di materia prima per produrre la stessa quantità di gas”. Inoltre, il software dà una chiara panoramica dei costi: “In questo modo l’operatore potrà vedere chiaramente quanto redditizio è, o potrebbe essere, il proprio impianto di biogas in funzione dei diversi tipi di materiali di conferimento”.
Un simile strumento rappresenta una novità assoluta per i gestori. Per questo motivo sono molto alte le aspettative di Niederbacher: “Crediamo che questo software rappresenti un’ulteriore spinta alla nostra crescita, non solo per quanto riguarda nuovi mercati, ma anche per chi gestisce impianti già realizzati con tecnologia diversa da Bts Biogas, o per comuni e imprese che in vario titolo gestiscono rifiuti organici”.
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Fonte: Bts Biogas