Dopo soli due anni di lavori, è stato consegnato ufficialmente al territorio l'impianto di teleriscaldamento a biomassa di Primiero, in provincia di Trento.

Con una potenza complessiva di 25,5 GW, sviluppata quasi esclusivamente da caldaie a biomassa legnosa, l'impianto fornirà energia termica (calore) agli edifici del fondovalle di Primiero (Siror, Tonadico, Transacqua, Fiera di Primiero, Mezzano ed Imer) lungo una rete di tubazioni di circa 30 chilometri. Il risultato ambientale per il territorio si traduce in un risparmio di 4,7 milioni di litri di gasolio all'anno e notevoli miglioramenti nelle emissioni in atmosfera. Il risultato sociale si concretizza in un risparmio per i cittadini ed un servizio versatile e di qualità.

Il progetto si colloca tra gli obiettivi che il Primiero si è dato per diventare una valle sempre più indipendente dal petrolio e orientata all'ambiente ed alla sostenibilità: una connotazione fondamentale per l'immagine turistica che il territorio vuole dare di sé. 'Primiero Green Way' è infatti il nuovo marchio, lo strumento operativo ed il contenitore concettuale condiviso dai maggiori enti ed attori locali che racchiude questo progetto e tanti altri che in futuro lo affiancheranno con l'obiettivo di far del Primiero-Vanoi un territorio di eccellenza nel campo ambientale, dell'energia rinnovabile e della sostenibilità. 

 

L'impianto

L'impianto di teleriscaldamento di Primiero è il più grande impianto a biomassa del Trentino e, unitamente alla produzione termica, vanta anche una produzione di energia elettrica ottenuta mediante cogenerazione (produzione combinata di calore ed energia) di circa 5 milioni di chilowattora annui. L'idea progettuale e la sua concretizzazione è stata coordinata e gestita da Acsm S.p.A., l'ex municipalizzata che vanta una centenaria esperienza nel campo dell'energia e dei servizi.

L'opera è stata effettuata per tramite della società Ecotermica Primiero mediante una gara per la scelta di un socio d'opera individuato in una Ati composta da Atzwanger S.p.A. di Bolzano, Consorzio cooperative costruzioni di Bologna e Consorzio lavoro ambiente di Trento. Tale socio d'opera resterà nella società nei primi anni di avviamento per poi uscire e cedere l'intera partecipazione ad Acsm S.p.A.

L'impianto, sin dal suo primo avvio ha trovato un grande riscontro nella comunità locale testimoniato dagli oltre 900 contratti di fornitura di calore già sottoscritti. Contestualmente alla posa della rete di tubazioni, in collaborazione con i Comuni locali sono stati migliorati e razionalizzati alcuni tratti di sottoservizi già esistenti (acquedotti, fognature, linee elettriche ecc.) ed in particolare, grazie ad uno specifico accordo con Trentino Network, lungo tutta la rete sono stati posati cavidotti destinati ad ospitare la fibra ottica sulla quale fondare un moderno ed affidabile servizio telematico per il territorio.

L'iniziativa è stata accolta con grande soddisfazione da Walter Righini, presidente della Fiper, Federazione italiana produttori di energia da fonti rinnovabili. Righini ha infatti ricordato: "In Italia 801 Comuni potrebbero essere riscaldati come Primiero e diventare autonomi dal petrolio".