Il ministro allo Sviluppo economico, Corrado Passera, ha sottolineato: "Le rinnovabili sono un pilastro fondamentale del Pacchetto clima-energia europeo, tuttavia l'approccio finora seguito non è stato ottimale, soprattutto in termini di costi per il Paese: abbiamo privilegiato il settore elettrico, a scapito di quello termico e dell'efficienza energetica, modalità economicamente più efficienti per raggiungere l' obiettivo. Ma soprattutto abbiamo definito incentivi molto generosi, in particolare per il solare e non abbiamo previsto adeguati meccanismi di contenimento dei volumi. Il risultato è stato una vera e propria esplosione degli impianti e un costo molto elevato per il Paese: abbiamo già maturato 9 miliardi di euro all'anno di incentivi da pagare in bolletta dalle famiglie e della imprese. Poiché gli incentivi durano per 15-20 anni, questo 'debito' vale tra 150 e 200 miliardi. Tali costi crescono di mese in mese (circa 200 milioni all'anno in più per ogni mese che passa). A questo si aggiunge un ritorno economico sulla filiera italiana 'non ottimale'. Da qui la necessità di rivedere il modello puntando su efficienza dei costi e massimizzazione del ritorno economico e ambientale".
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Fonte: FIPER - Federazione Italiana Produttori di Energia da Fonti Rinnovabili