Provengono da San Martino di Lupari le caldaie a biomasse che scaldano Severoonezhsk, città russa di 200mila abitanti, i supermercati Sainsbury, la seconda catena inglese con oltre mille punti vendita, e centinaia di aziende in tutto il mondo. 2.500 impianti prodotti ed installati negli ultimi 12 anni, una per ogni giorno lavorativo, che hanno evitato l’emissione in atmosfera di 34 milioni di tonnellate di CO2 rispetto all’utilizzo di gasolio e metano. Una quantità di CO2 risparmiata all’ambiente equivalente a quella prodotta da sei milioni di automobili che fanno un giro completo della Terra.

Ringrazia l’ambiente, dunque, ma non solo. In questo momento di crisi, infatti, l’azienda padovana non ha chiesto un'ora di cassa integrazione, anzi, continua ad assumere, forte di un fatturato in continua crescita. Stiamo parlando di Uniconfort, una sorta di miracolo del Nordest che progetta, realizza ed installa impianti alimentati da caldaie a biomasse solide, che costano la metà dei carburanti tradizionali, un’energia pulita e a costo zero, e che si colloca tra le prime tre aziende del settore nel panorama mondiale. 

Alla sua guida Davis Zinetti, amministratore delegato, che ha acquisito nel 2000 un’impresa familiare attiva nel settore del riscaldamento e condizionamento industriale e l’ha convertita alle caldaie a biomasse, convinto che il futuro sarebbe stato il combustibile 'verde' e le energie rinnovabili. E che oggi può dire di aver vinto la sua scommessa: ha portato il fatturato dai 4 milioni di euro del 2003 ai 16 milioni di euro del 2010 raddoppiando gli occupati, che sono passati dai 26 agli oltre 60. 

Il lavoro non manca e le previsioni sono positive: l’azienda lavora con oltre 100 Paesi in tutto il mondo e continua ad assumere: “I nostri dipendenti sono ad alta specializzazione - ci tiene a puntualizzare Zinetti – E non potrebbe essere altrimenti, dal momento che la nostra punta di diamante è l’ufficio Ricerca e Sviluppo. Vi si progettano impianti e caldaie ad alta specializzazione, con apparecchi standard di qualità, ma anche caldaie personalizzate, in grado di bruciare gli scarti di lavorazione di segherie, aziende agricole, scuderie per produrre energia termica ed elettrica. Stiamo perfino realizzando una caldaia che brucerà lo strame dei cavalli della Scuderia Reale a Londra!”. Ma riesce a rispondere anche alle esigenze di grandi clienti come la Gazprom, il colosso russo del gas e del petrolio, che, grazie all’impianto di teleriscaldamento progettato, costruito ed installato da Uniconfort sta riscaldando Severoonezhsk, una intera città russa.

Una soluzione, quella del teleriscaldamento, che piace agli enti locali italiani. Negli ultimi anni Uniconfort ha installato 35 reti di teleriscaldamento per le pubbliche amministrazioni in tutta la Penisola Energia pulita a costi bassi: la quadratura del cerchio per molti Governi, che stanno introducendo incentivi e finanziamenti per chi si converte all’energia verde. In prima linea gli Stati Uniti di Barak Obama e l’Inghilterra.