Il ministero dello Sviluppo economico ha prodotto la prima versione del Pan-Piano d'azione nazionale per le energie rinnovabili. Si tratta del piano che tutti i paesi membri dell'Unione europea devono inviare alla Commissione entro la fine di giugno.

La direttiva 2009/28/CE ha stabilito un quadro comune per la promozione dell'energia da fonti rinnovabili e ha fissato gli obiettivi nazionali obbligatori per la quota complessiva di energia da fonti rinnovabili sul consumo finale lordo di energia e per la quota di energia da fonti rinnovabili nei trasporti.

Il Pan fissa gli obiettivi nazionali per le energie rinnovabili, ripartendo l'obiettivo generale al 2020  del 17% per l'Italia sui consumi finali di energia, tra le varie fonti.

In pratica questo strumento fissa la strategia del Governo italiano nello sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili e ne descrive le principali linee di azione, per raggiungere entro l'anno 2020 questi risultati.

Tra i vari capitoli del Pan:

. le politiche nazionali per lo sviluppo delle risorse della biomassa esistenti e per lo sfruttamento di nuove risorse della biomassa per usi diversi;

. sostenibilità dei biocarburanti e dei bioliquidi;

Il settore delle biomasse riveste una importanza primaria nel piano. Infatti sommando gli obiettivi di energia da fonti rinnovabile per il 2020 ripartiti in elettricità, calore/raffrescamento e trasporti, al complesso delle biomasse solide (in larga parte biomasse legnose) gassose (biogas e biometano) e liquide (biocarburanti) viene richiesto di produrre il 44% di tutta l'energia da fonti rinnovabili.

In particolare, le proiezioni del piano indicano che l'energia attesa dalle fonti rinnovabili al 2020 sarà pari a 22,3 milioni di tonnellate equivalenti petrolio. In questo ambito alla biomassa è assegnato il compito di produrre il 20% dell'elettricità, il 58% del calore e l'84% sui trasporti.

Nel prossimo comunicato daremo informazioni sulle nostre osservazioni puntuali sul piano.