La tecnica fuori suolo attualmente più utilizzata per la produzione di ortaggi da foglia, in particolare baby leaf, è il sistema di coltivazione fuori suolo su pannelli galleggianti, conosciuto col termine float system. Tale tecnica è interessante anche per la produzione di erbe fresche in generale, e promettente per alcuni ortaggi da cespo, da radice e bulbose da fiore. Permette un notevole accorciamento dei cicli di coltivazione rispetto al terreno, consentendo un elevato numero di tagli in rapida successione sulla stessa superficie. Il prodotto si presenta pulito, senza residui di terreno; il ricorso ad agrofarmaci è notevolmente ridotto se non assente. Il controllo puntuale delle condizioni ambientali e nutrizionali in coltivazione offre buone opportunità per ottimizzare contenuto in nitrati, carica microbica, lavorabilità, caratteristiche organolettiche e nutrizionali. Rende possibile una buona costanza di fornitura, potenzialmente distribuita su 12 mesi, e standardizzazione del prodotto: tutte caratteristiche interessanti per referenze da destinare alla IV gamma.

Il ciclo produttivo tipico per la produzione di baby leaf prevede la semina su pannelli fessurati di polistirolo ad alta densità, riempiti con pochissimo substrato. Dopo un passaggio in cella di germinazione, fino alla stesura delle foglie cotiledonari delle plantule, essi vengono trasferiti nelle vasche di coltura contenenti la soluzione già pronta, dove le radici si sviluppano costantemente immerse in acqua. Le vasche di coltivazione vengono, in gran parte, allestite fuori terra, con diversi tipi di materiali, e impermeabilizzate con film plastico. A completamento del ciclo, i pannelli sono prelevati dalla vasca e convogliati nella macchina per il taglio; l'operatore può incassettare direttamente il prodotto appena raccolto. Dopo l'utilizzo, i pannelli vengono puliti dai residui, lavati e disinfettati in previsione del ciclo successivo. La tecnica prevede, quindi, la movimentazione della coltura rispetto all'operatore; anche per questo il float system è quello più facilmente automatizzabile tra i sistemi fuori suolo.

La gestione della soluzione nutritiva è fondamentale anche se, rispetto ad altri metodi 'fuori suolo', operativamente più semplice. I criteri di formulazione sono i medesimi di una soluzione per la fertirrigazione. La stessa soluzione resta in vasca e viene utilizzata per più cicli, con ricircolo periodico interno alla vasca, correzioni di pH e reintegre di nutrienti. I cicli degli ortaggi baby leaf sono, infatti, molto brevi e solo vegetativi. Le diverse concentrazioni di sali minerali richieste sono, quindi, legate principalmente alle esigenze della specie e alla stagione (per esempio, la conducibilità viene mantenuta più alta in inverno che in estate).

 

 

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Basilico in float system in Sicilia - Foto: Aldo Tripoli

Basilico in float system - Sicilia - Foto Aldo Tripoli

 

La coltivazione di molti cicli nella stessa soluzione potrebbe porre problemi fitosanitari. Al momento la disinfezione della soluzione risulta poco praticabile. Inoltre, analisi microbiologiche hanno evidenziato come i principali veicoli d'infezione non siano tanto le soluzioni nutritive quanto i pannelli, se non opportunamente sanitizzati, e la mancata osservanza delle pratiche preventive di base. 

L'effetto di volano termico di grandi volumi d'acqua, enfatizzato dalla presenza isolante dello strato di polistirolo, è uno dei fattori interessanti del sistema. L'aumento della temperatura della soluzione, se influenza la velocità di sviluppo delle piante, diminuisce comunque la disponibilità di ossigeno per le radici. L'ossigenazione della soluzione nutritiva si rivela, quindi, di importanza fondamentale, in particolare per alcune specie e nei periodi più caldi. Il sistema più diffuso è l'arieggiamento della soluzione, durante il ricircolo interno alla vasca, con aria aspirata attraverso un tubo Venturi o con ossigeno puro da bombola. I sistemi per la gestione della soluzione nutritiva, dai monitoraggi all'ossigenazione, ai controlli per reintegre e correzioni possono avere livelli diversi di computerizzazione.

Il float system non è la semplice sostituzione del terreno con l'acqua: impone una visione imprenditoriale forse più 'industriale' che agricola nel senso stretto. Gli investimenti iniziali sono elevati rispetto a una coltivazione su terreno, vi è l'esigenza di possedere una preparazione tecnica più articolata e, in particolare, è indispensabile adottare una gestione aziendale accurata e basata su una programmazione molto precisa.

 

 

A cura di Annalisa Giordano - Agronomo libero professionista

 

Annalisa Giordano è socia di Antesia, l'Associazione Nazionale Tecnici Specialisti In Agricoltura
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