Dopo il primo aggiornamento produttivo e la discussione sull'avvio della stagione commerciale avvenuta lo scorso novembre, i soci di Assomela hanno partecipato come di consueto al Comitato marketing per analizzare gli ultimi dati aggiornati sulla produzione e i dati di vendita dell'ultimo mese.
I dati ci restituiscono un quadro sufficientemente gestibile, con una diminuzione regolare e giacenze particolarmente basse per alcune varietà, su tutte la Golden Delicious e la Gala.
Per la prima i lotti sono i più bassi di sempre, escluso l'anno 2017, a 426mila tonnellate; mentre per la seconda le 127mila tonnellate di giacenza con una diminuzione da inizio campagna non lontana dalle 200mila tonnellate, rappresentano un ottimo risultato.
De stoccaggio secondo i piani previsti anche per le altre cultivar, comprese le varietà nuove, per le quali i dati di giacenza sono superiori in termini di valori assoluti vista la maggiore disponibilità di prodotto. Bisognerà aspettare la seconda parte della stagione per valutare meglio l'evoluzione nelle vendite di alcune varietà, ad esempio la Red Delicious, per la quale mercati come l'India - dove ancora oggi è presente merce neozelandese - si sono rivelati fondamentali negli ultimi anni.
Quantitativi importanti di prodotto sono stati indirizzati alla trasformazione, dopo una estate particolarmente calda che non ne ha favorito una buona tenuta. Di conseguenza, come inizialmente previsto, la quota di merce destinata al mercato fresco è ad oggi decisamente inferiore alla media.
Sono buoni gli scambi oltremare, anche se i costi risultano essere ancora piuttosto impattanti e il rafforzamento del dollaro sull'euro non aiuta, mentre il mercato italiano, soprattutto quello tradizionale, non risulta al momento particolarmente dinamico.
Se i volumi appaiono sotto controllo, a preoccupare i professionisti del settore sono le quotazioni, che non si sono adeguate né all'aumento dei costi né all'inflazione e che quindi, se non verranno riviste già dalle prossime settimane, non potranno garantire un'equa remunerazione al produttore. Discorso questo valido ancora di più per le mele biologiche, tutt'altro che performanti in termini di prezzo fino a questo momento della stagione.
Come già spesso ribadito da Assomela, il Consorzio delle Organizzazioni di Produttori di mele italiani, in altri ambiti anche diversi da quello puramente commerciale, la collaborazione tra tutti gli anelli della filiera rimane fondamentale per poter soddisfare tutte le componenti - retail, consumatori e produttori - ed assicurare il mantenimento della filiera stessa.
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Fonte: Assomela