Sono quasi 10mila le tonnellate di melone prodotte. Questo il traguardo, in termini di rese, della campagna del Consorzio del Melone Mantovano Igp.
Azioni promozionali e commerciali mirate hanno permesso di allargare la platea di consumatori e hanno diffuso la conoscenza dell'indicazione geografica, soprattutto nelle regioni del Centro e Sud Italia.
Quest'ultimo obiettivo è stato raggiunto grazie all'efficace campagna di comunicazione studiata dal Consorzio, la quale ha raccontato al grande pubblico l'unicità del prodotto che viene coltivato tra Mantova, Cremona e l'Emilia e frutto di una rigorosa selezione di prodotto. Durante la stagione è stata anche avviata la collaborazione con Il Cucchiaio d'Argento con contenuti digitali sul sito web.
Anche sui profili Facebook e Instagram, il Consorzio prosegue la sua crescita: la community, composta da oltre 20mila fan tra i due canali, è sempre più legata al prodotto, alle sue peculiarità e al suo territorio.
In una delle più difficili annate per il melone italiano che ha spuntato quotazioni di circa 20-30 centesimi al chilogrammo inferiori a quello del 2020, la campagna di comunicazione messa in campo dal Consorzio ha aiutato a raggiungere un aumento del 30% nei quantitativi di Melone Mantovano Igp, sia liscio che retato.
"Tutti i nostri clienti hanno confermato anche per quest'anno la fiducia verso la denominazione - commenta Mauro Aguzzi, presidente del Consorzio di Tutela - E non sono mancate nuove richieste da parte di nuovi clienti, soprattutto in Calabria, Puglia e Sicilia, che hanno apprezzato e riconosciuto le peculiarità del Melone Mantovano Igp".
La fine della stagione segna anche l'inizio della pianificazione della prossima. E, pertanto, il Consorzio si è già dato precisi obiettivi: lato promozione, intende proseguire con la campagna di comunicazione avviata, mentre lato prodotto il focus sarà sulla qualità.
"Con controlli mirati sulle produzioni intendiamo accrescere ancora di più il gap tra melone tradizionale e melone Igp - spiega Aguzzi - al fine di fidelizzare il cliente al prodotto di indicazione geografica".
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Fonte: Fruitecom