Arriva da Cisterna di Latina la conferma dell'idoneità di Green Angel, la nuova selezione di actinidia ad acclarata tolleranza alla batteriosi, come portainnesto per il kiwi giallo. La sperimentazione in tal senso della varietà nata da una mutazione genetica naturale e spontanea di Hayward, è stata avviata due anni fa in un impianto di otto ettari che fa capo a un gruppo leader in Italia.
Nessuna pianta innestata ha subito i diffusi attacchi di Psa (Pseudomonas syringae pv. actinidiae) che nei mesi scorsi hanno segnato anche l'areale produttivo del Lazio. Anzi, l'ottima germogliazione e la conseguente fioritura hanno portato a un'abbondante fruttificazione ben fecondata che autorizza previsioni favorevoli per il prossimo ingresso in produzione.  

La riuscita del portainnesto dimostra sul campo gli esiti del protocollo curato dal dottor Matteo Monchiero di Ant-net presso Agroinnova, il Centro di competenza per l'innovazione agroambientale dell'Università di Torino diretto da Maria Lodovica Gullino. In quella sede, tra l'inverno e la primavera 2019, era emersa l'alta tolleranza di Green Angel, anche quale portainnesto sul kiwi giallo e rosso, rispetto alle ripetute inoculazioni di batteri di Psa, dopo le quali le piante innestate avevano ripreso piena vigoria.

Osserva il costitutore del brevetto Green Angel, il vivaista Dario Miretti di Saluzzo (Cn): "i tecnici che seguono l'impianto a Cisterna di Latina sono ben impressionati dall'evoluzione costante del portainnesto, che manifesta piena stabilità dal periodo vegetativo alla fase riproduttiva. Un altro dato rilevante è che la coltivazione non avviene sotto tunnel ma è protetta da una normale rete antigrandine, modalità che consente notevoli risparmi. Ora intendiamo sviluppare il portainnesto nelle altre regioni dove siamo presenti con il nostro kiwi verde sia per il giallo che per il rosso. Per quanto riguarda il kiwi rosso - precisa Miretti - sono già al lavoro i nostri partner dei Vivai Zanzi di Ferrara, concessionari di interessanti nuove varietà".

Il percorso di Green Angel prosegue dunque secondo le aspettative, e dalle prime colture impiantate fra il 2017 e il 2018 - in piena fruttificazione - si attende un primo raccolto in autunno. Tale cammino è supportato da verifiche e analisi continuative in base ai protocolli predisposti dal dottor Monchiero. Per fugare tutti i dubbi circa la tolleranza alla batteriosi sono state inviate campionature di foglie raccolte in areali diversi a due laboratori nazionali. In entrambi i casi gli esami sono risultati negativi. 

"In questa fase - spiega Dario Miretti - ci stiamo concentrando sull'assistenza ai produttori che stanno portando alla terza foglia i loro impianti di Green Angel in Piemonte, a Verona e in Romagna. Per garantire il supporto al centinaio di aziende interessate, abbiamo ampliato la squadra con un tecnico di lunga esperienza, Paolo Trovù. Il corretto allevamento della pianta, per tanti versi di nuovo conio, richiede attenzione, cura e buone pratiche agronomiche, a cominciare dal nutrimento che deve essere green, naturale e organico. Da tenere d'occhio anche l'irrigazione, dimezzata rispetto ad Hayward: per questo stiamo installando una rete di tensiometri che consentono un monitoraggio costante dei terreni".
 
Argenta
Argenta (Fe) - l'impianto di Green Angel verde dell'azienda agricola di Gaetano Piva alla terza foglia (aprile 2020)