A livello internazionale, escludendo il kiwi a polpa gialla, esclusivamente controllato da Consorzi e con una commercializzazione molto diversa da quella dell’Hayward, nell’emisfero Nord (esclusa la Cina, di cui si dispongono di informazioni molto carenti) l’offerta potrebbe attestarsi su 732mila tonnellate, +6% rispetto alla scarsa produzione dell’anno precedente, ma -3% sulla media 2014-2017. In particolare si registra una diminuzione solo per il Portogallo e la Grecia conferma i quantitativi della scorsa stagione.
Il kiwi a polpa gialla registra una crescita degli impianti, soprattutto in Italia, e che oggi nell’ambito dei paesi analizzati dell’emisfero Nord, rappresenta l’8% del totale della coltivazione. In Italia, in particolare, l’offerta sembra quest’anno superare le 60mila tonnellate, grazie alla progressiva entrata in produzione degli impianti recentemente messi a dimora.
Il complesso quindi della produzione del kiwi nell’Emisfero Nord è stimata su quasi 800mila tonnellate, +9% sull’anno precedente, un livello molto simile all’annata 2016.
Questi i dati delle stime produttive per la stagione 2018-2019 del kiwi emersi in occasione di Iko, l'International kiwifruit organization, tenutosi a Bordeaux dal 9 al 12 settembre scorsi, che ha visto la partecipazione per l'Italia di Cso Italy, oltre a rappresentanti provenienti da Cile, Nuova Zelanda, Portogallo, Spagna, Grecia e Francia.
L'occasione ha visto il confronto dei partecipanti su diversi temi che interessano la coltivazione del kiwi nel mondo, dall’analisi produttiva e commerciale fino a quella legata agli aspetti fitosanitari. A proposito della commercializzazione, i delegati Iko hanno sostenuto l’importanza della tracciabilità dell’origine del prodotto negli scambi fra paesi produttori.
Il prossimo appuntamento con Iko si terrà in Italia, dall'8 all'11 settembre 2019 e sarà organizzato da Cso Italy.
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Fonte: CSO Italy