Nel 2017 ben 107 operatori su oltre mille ettari investiti riescono a certificare 250mila quintali di Cipolla rossa di Tropea Calabria Igp per una produzione lorda vendibile da 25 milioni di euro. E la manodopera stagionale impegnata nelle operazioni colturali conta oltre 6mila occupati.
"Il 2018 siamo certi che confermerà questa ascesa – commenta Pietro Molinaro, presidente di Coldiretti Calabria – I dati infatti dicono che ci sarà una crescita nella quantità certificata e questo vuol dire che il Consorzio di tutela lavora a ritmo intenso e permette agli agricoltori di investire e fare il salto di qualità".
Il successo della Cipolla rossa di Tropea si misura anche per le scelte operate dai big dell’agroalimentare. Findus l’ha voluta come ingrediente del nuovo minestrone tradizione., così come McDonald's Italia per il progetto My Selection, tramite lo chef Joe Bastianich.
Ma anche nel campo medico la Cipolla rossa coglie nel segno. Infatti la startup calabrese, RY Goldzip, si è aggiudicata il premio Clinic Center Life Sciences (miglioramento della salute delle persone). Il team, composto da giovani ricercatori dell'Università della Calabria e dell'Università della Magna Graecia, ha formulato una crema, che contiene principi attivi tratti dalle Cipolle rosse di Tropea, che consente di ridurre notevolmente il tempo di cicatrizzazione delle ulcere nei diabetici.
"La contraffazione del nostro prezioso ortaggio - afferma Molinaro - è sempre in agguato e allora va salutata con favore anche lo studio denominato "Dolce Rossa" realizzato dalla Facoltà di Agraria di Reggio Calabria per conto del Consorzio di tutela per tracciare uno screening genetico volto a scongiurare ogni tentativo di contraffazione”.