A firmare l'accordo sono stati Giuseppe Carli, presidente di Assosementi ed Oreste Gerini, direttore generale della direzione della prevenzione e del contrasto alle frodi agro-alimentari dell'Icqrf, nel corso di una giornata di studio organizzata dalle due organizzazioni a Bologna.
Lo scopo dell'accordo ha l'obiettivo di rendere più efficace l'attività di controllo e contrasto alle illegalità che coinvolgono le sementi, attraverso la realizzazione di analisi di mercato, di un piano di controllo e campionamento ed anche l'organizzazione di giornate di studio come quella del 24 giugno dedicate all'approfondimento delle problematiche del settore ed allo scambio di informazioni sulle situazioni che possono originare forme di illegalità nel settore.
Al riguardo gli esempi sono numerosi e peculiari a seconda delle specie coinvolte.
Sul versante delle specie agrarie, per esempio, la vendita o lo scambio di granella non certificata uso seme, oltre a costituire violazione della normativa sementiera, favorisce la diffusione di patogeni ed infestanti, a detrimento del reddito dell'agricoltore e dell'identità e qualità delle nostre produzioni. Nel settore sementiero orticolo, invece, è crescente il diffondersi di pratiche illegali quali la riproduzione vegetativa a mezzo talea o stubs che mettono a rischio lo sviluppo delle attività di ricerca con gravi ripercussioni sullo sviluppo competitivo del nostro Paese.
"L'accordo sottoscritto formalizza un percorso di collaborazione avviato da tempo con l'Icqrf", ha commentato Carli che ha poi concluso evidenziando come "diventi ora strategico che a tali accordi venga assicurata continuità nel tempo per sfruttarne le potenzialità, in tutti i contesti e per tutte le specie, al fine di riaffermare con decisione una cultura della legalità, ponendo così le basi per ridare slancio alla competitività delle nostre filiere".