Domenica 19 giugno 2016, in poche ore, si è passati dai 35 gradi e sole cocente ad un abbassamento di temperatura di quasi 15 gradi, nubifragi e grandine, soprattutto in Provincia di Bari, da Bitonto a Noci, da Santo Spirito a Casamassima.
"Devastanti gli effetti in campagna - afferma il presidente di Coldiretti Puglia Gianni Cantele - con i 90 milioni di perdita secca di ciliegie in Provincia di Bari, una produzione andata letteralmente in fumo a causa di alluvioni e grandinate. Non è certamente andata meglio agli asparagi e ai vigneti in Provincia di Foggia, colpiti da nubifragi e per tre volte da grandinate di intensità sempre maggiore.
Per questo i campi avranno bisogno di ulteriori lavorazioni, molti dovranno essere riseminati, con incisiva perdita di prodotto e con aumento dei costi dovuti all'acquisto di piantine o sementi, ulteriori giorni di lavoro necessari, e con utilizzo aggiuntivo di macchinari e carburante".
Anche Giorgio Mercuri, presidente dell'Alleanza delle cooperative italiane agroalimentari, commenta l'emergenza maltempo in Puglia, colpita due giorni fa da nubifragi e grandine soprattutto nell'Alto Tavoliere e in Provincia di Bari.
"Su oltre 10mila ettari colpiti dal maltempo, sono 3mila quelli di pomodoro da industria andati distrutti nel foggiano e si teme che siano altrettanti gli ettari a rischio per altre colture. Solo per il pomodoro in Provincia di Foggia la perdita stimata è di oltre 20 milioni di euro, con quasi il 4% dell'intera produzione nazionale distrutto in un solo giorno.
E' fortemente a rischio il raggiungimento degli obiettivi programmati. Occorre quindi tornare subito al lavoro per contare i danni e salvare il salvabile".
Intanto sta per iniziare l'estate dopo una primavera che si è classificata come la più calda di sempre sul pianeta a livello climatologico facendo registrare una temperatura media sulla superficie della terra e degli oceani, addirittura superiore di 0,78 gradi rispetto alla media del ventesimo secolo.
E' quanto emerge dalle elaborazioni Coldiretti sulla base dei numeri forniti della banca dati Noaa, National climatic data centre per il periodo 1880-2016.
"Il 2016 - sottolinea la Coldiretti - si appresta a diventare l'anno più bollente di sempre a livello mondiale dopo che tutti i primi cinque mesi dell'anno hanno fatto registrare il record storico".