"Il Macfrut - continua Eberhöfer -, concluso da pochi giorni, ha rappresentato una vetrina d’eccellenza, ideale per la commercializzazione della nuova raccolta che è partita da circa una quindicina di giorni con la varietà Gala. Anche per il biologico il Macfrut è stato un importante punto d’incontro con i responsabili d’acquisto della Gdo italiana, in quanto la maggior parte delle mele Bio Val Venosta in Italia vengono commercializzate tramite il canale di distribuzione moderno.
Le prime stime mostrano un raccolto Bio sui livelli della passata stagione con un calibro medio-piccolo, ideale per il mercato del biologico. La grandine non ha causato danni e la qualità dei frutti si presenta molto buona: in modo particolare – conclude Eberhöfer - il colore delle mele rosse è ottimo anche grazie ai perfetti sbalzi termici tra il giorno e la notte che hanno contribuito a portare a compimento la maturazione nel modo ideale".
Sono ben 13 le varietà di mele Bio Val Venosta che si possono fregiare della preziosa denominazione “Mela Alto Adige Igp”, ovvero l’Indicazione geografica protetta, a garanzia di sicurezza e genuinità.
La coltivazione delle mele Bio segue un metodo di produzione naturale: la “produzione biologica”. Vengono infatti utilizzate solo tecniche naturali di coltivazione, per offrire mele sane, ricche di macronutrienti e prive di residui. L’uso di soli fertilizzanti organici e metodi di gestione del suolo a basso impatto ambientale, garantisce una produzione sostenibile ed eco-compatibile. La produzione dei soci che si dedicano al biologico viene sottoposta periodicamente a severi controlli, atti a definirne il profilo qualitativo: i produttori biologici della Val Venosta non solo rispettano le direttive europee, ma si attengono anche alle direttive molto più severe delle associazioni Bioland o Demeter.
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Fonte: Vip - Associazione delle cooperative ortofrutticole della Val Venosta