[Guarda la galleria fotografica on line]

"La funzione primaria dell'industria sementiera è quella di assicurare varietà innovative e fornire sementi di qualità agli agricoltori. La semente controllata e certificata è poi l'elemento più qualificato e conveniente che le filiere agroalimentari hanno a disposizione a garanzia della rintracciabilità delle produzioni, dall'azienda al consumatore finale".

Questo uno dei passaggi contenuti nella relazione di Bruna Saviotti, presidente di Ais - Associazione italiana sementi, presentata nel corso del Forum pubblico organizzato presso il Palazzo Affari di Bologna, sul tema: "Quali sementi per il futuro dell'agricoltura italiana?".
Il Forum è stato voluto da Ais per condividere con gli attori di alcune filiere l'analisi sullo stato del settore nei suoi diversi segmenti e cercare di individuare proposte operative per meglio indirizzare e per rendere più incisivo il lavoro dell'industria sementiera.

"Nel comparto dei cereali a paglia l'attività di ricerca varietale è strettamente legata al volume di sementi commercializzate. Il recente calo delle superfici ha ridotto le già poche risorse destinate alla costituzione varietale, che in Italia a malapena raggiungono il 10-20% di quelle disponibili in Francia o in Germania. Per sostenere la ricerca privata - ha puntualizzato Saviotti - sarebbe utile ipotizzare anche in Italia un sistema di raccolta dei diritti varietali sulla granella aziendale utilizzata come seme".
"E' comunque indispensabile - ha sottolineato ancora Saviotti - che le decisioni che coinvolgono l'utilizzo di sementi certificate non siano traumatiche. Ora, che si stanno profilando nuovi cambiamenti nell'applicazione della Pac, tutti debbono condividere la nostra richiesta che una eventuale modifica dei pagamenti ex art. 69 legati al seme certificato non possa intervenire alla vigilia delle semine".

Altri temi ricordati da Bruna Saviotti nella sua relazione sono l'insufficiente sviluppo di accordi di filiera e delle interprofessioni, la mancanza di una soglia di tolleranza per la presenza accidentale di ogm nelle sementi tradizionali, lo scarso contrasto alle contraffazioni, il ruolo delle amministrazioni centrale e regionali nel campo sementiero.

AIS - Associazione Italiana Sementi - Company profile

AIS è una organizzazione di categoria cui aderiscono 174 aziende sementiere (dato inizio 2007) che operano in Italia e che sono suddivise in diversi gruppi operativi: sementi da orto (70 aziende associate), sementi di mais (15 aziende), sementi di barbabietola da zucchero (13 aziende), sementi di foraggere (45 aziende), sementi di oleaginose (16 aziende) e sementi di cereali (43 aziende). In rappresentanza della professione italiana AIS aderisce all'organizzazione europea, ESA - European Seed Association, ed a quella internazionale, ISF - International Seed Federation.
L'azione dell'AIS si esplica fondamentalmente attraverso una costante attività informativa delle aziende associate, l'organizzazione di incontri di settore, la partecipazione alle attività europee ed internazionali ed il confronto continuo con le istituzioni (Ministero politiche agricole, Amministrazioni regionali, Ente Nazionale Sementi Elette ecc..), per rappresentare gli interessi delle aziende associate.
Il fatturato dell'industria sementiera in Italia viene attualmente stimato sui 500 mio/€.

Per ulteriori informazioni: AIS - Associazione Italiana Sementi - Piazza della Costituzione, 8 - 40128 Bologna BO - Tel 051 503881 - Fax 051 051 355166

Segreteria Organizzativa del convegno: Image Line - Referente: Cristiano Spadoni - Via Gallo Marcucci, 24 - 48018 Faenza RA - Tel 0546 680688 - Fax 0546 26044 - Tutte le informazioni sono disponibili sul sito Agrieventi.it