"Il riso italiano è il migliore al mondo ed è ricercatissimo per la sua qualità - spiega la presidente del Cda, Irene Brustia, imprenditrice che ha portato il suo prodotto nelle principali fiere gastronomiche italiane ed internazionali - ma va difeso e valorizzato, con un marchio riconoscibile. Uno degli scopi che come consiglio di amministrazione ci siamo posti è rendere sempre più riconoscibile il nostro riso grazie anche ad un marchio che lo identifichi come tale".
Il marchio esiste già, ed è stato creato infatti dall'Ente nazionale risi qualche anno fa: solo quest'autunno però ha avuto un boom di richieste da parte delle aziende di trasformazione e commercializzazione, dopo la vicenda legata al ritrovamento di quantità di riso geneticamente modificato nelle partite di origine statunitense.
Una questione che ha riportato all'ordine del giorno l'importanza della tracciabilità e della riconoscibilità del prodotto nazionale, da cui è assente per legge qualsiasi traccia di Ogm.
A 7 consumatori italiani su 10, infatti, come ha stabilito anche un'indagine di Coldiretti, i prodotti geneticamente modificati non sono graditi. Il marchio “Riso Italiano” ha lo scopo di garantire l'origine, la natura e la qualità del riso commercializzato dagli operatori italiani. Il suo utilizzo da parte degli operatori è gratuito e prevede unicamente controlli sul prodotto.
Fonte: Riso Italiano
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