La riduzione dei trattamenti chimici comporta il ricorso a pratiche colturali che non facciano uso di sostanze di sintesi. Una di queste è il controllo meccanico delle malerbe.
Specialmente per il mais, la sarchiatura è l’operazione che offre un controllo delle infestanti più prolungato nel tempo, andando ad eliminarle anche in stadi di crescita più avanzati. A ciò vanno aggiunti i vantaggi per il suolo: l’arieggiamento del terreno preserva l’umidità e favorisce lo sviluppo radicale.
I benefici sono anche agronomici. La sarchiatura della fascia interfilare migliora la crescita delle colture, la rottura della crosta superficiale aumenta gli scambi gassosi a livello dell’apparato radicale e, infine, la leggera zollosità creata in superficie ha funzione pacciamante riducendo la perdita di acqua per evaporazione.
Esperto non solo in semina di precisione, il costruttore friulano MaterMacc offre una vasta scelta di sarchiatrici interfilari compatte con baricentro vicino alla trattrice e telai fissi, a ripiegamento manuale o idraulico.
MaterMacc: una sarchiatrice Unica nel suo genere
Tra le sarchiatrici con telaio pieghevole verticale troviamo Unica PVI, modello con ripiegamento idraulico adatta anche a trattori di medie e piccole dimensioni, dai 60 ai 120 cavalli a seconda della larghezza di lavoro , garantendo efficienza e bassi consumi.
Guarda la fotogallery della sarchiatrice MaterMacc Unica PVI a 6 file in campo a Lomello (PV)
Grazie al telaio compatto e pieghevole, l’ingombro stradale è ridotto a 2,55 metri (4,4 metri per le versioni Super) per facilitare gli spostamenti da un campo all'altro.
La macchina è disponibile nelle versioni:
- da 6 a 12 file con interfila di 45-50 centimetri;
- da 4 a 8 file con interfila di 70-75-80 centimetri;
- da 12 file con interfila di 70 centimetri (versione super).
Ciascuna versione è unica e completamente personalizzabile, soprattutto per quanto riguarda gli elementi sarchianti grazie a una vasta scelta di accessori come dischi proteggi piante e rincalzatore a versoi regolabili.
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La testimonianza dal campo
L'azienda agricola di Pierangelo Raineri a Lomello in provincia di Pavia, utilizza da diversi anni una sarchiatrice Unica PVI a 6 file con 5 elementi sarchianti (3 zappe e 2 dischi), dotata anche di uno spandiconcime MIDI da 1.000 litri di capacità.
Dimostrazione su mais della sarchiatrice MaterMacc Unica PVI a 6 file
La scorsa estate, nonostante l'andamento meteo-climatico che ha ritardato di molto l'ingresso in campo, la macchina è stata utilizzata per la sarchiatura di un appezzamento di circa 40 ettari di mais (alto quasi 50 centimetri) con un interfila di 75 centimetri, abbinata a un trattore John Deere 5100 R da 100 cavalli di potenza.
"L'azione battente della pioggia, aveva lasciato il terreno ricoperto da una spessa crosta superficiale. Mentre la presenza di erbe infestanti era limitata ad alcune zone marginali. Dopo l'intervento con la sarchiatrice Unica PVI, il terreno si presenta ora smosso, privo di malerbe e più arieggiato, pronto per ricevere eventuali nuove precipitazioni e supportare la crescita del mais" commenta Raineri.
Non solo sarchiatura, spazio alla concimazione
Le sarchiatrici più professionali, possono essere fornite con la tramoggia MIDI interamente costruita in acciaio inox e con due dosatori volumetrici che portano il concime granulare ad ogni fila dell'attrezzo per la massima omogeneità di distribuzione del prodotto su tutta la larghezza di lavoro, prevenendo problemi di intasamento.
Il sistema di distribuzione pneumatico del concime garantisce la distribuzione ad elevate velocità di alte quantità di concime (fino a 750 chili ettaro), su larghezze di lavoro dai 5,1 ai 8,6 metri, anche in operazioni di sarchiatura su terreni declivi.
Riempimento con telescopico e big bags della tramoggia MaterMacc MIDI sulla sarchiatrice Unica PVI
(Fonte foto: AgroNotizie)
"L'apertura superiore ci permette di caricare il concime tramite big bags, comodamente e senza fatica. Durante la sarchiatura distribuiamo un concime azotato a base di urea per sostenere la crescita del mais nelle fasi successive" spiega Raineri durante il riempimento del serbatoio MIDI della sua Unica PVI.
Più sarchiatrici in una con il telaio Easy-Set
Un'esigenza sempre più avvertita dagli agricoltori moderni è quella di poter utilizzare la stessa macchina per gestire diverse colture, come per esempio mais e soia. MaterMacc ha sviluppato un sistema pratico e veloce per poter adeguare le interfila di sarchiatura (e di semina).
Il sistema Easy-Set - comune anche alle seminatrici MS - permette un settaggio agevole dell'interfila desiderata: con alcune semplici operazioni è possibile variare l'interfila facendo scorrere gli elementi sulla barra del telaio. L’agricoltore può così utilizzare la stessa sarchiatrice con colture diverse acquistando un solo telaio e utilizzarlo su soia e mais, bietola e girasole con grande flessibilità.
Dettaglio del telaio registrabile Easy-Set sulla sarchiatrice MaterMacc Unica PVI
(Fonte foto: MaterMacc)
Ad esempio, una sarchiatrice con un telaio pieghevole da 6,7 metri dotata di Easy-Set, può lavorare su 8 file da 65 a 80 centimetri (mais) adottando elementi a 5 denti, oppure su 8 file ma da 60 centimetri (girasole) con 3 molle e zappa larga posteriore, o ancora, su 12 file da 45 a 50 centimetri (soia) con 3 elementi sarchianti.