Nel progetto Mais 100%, finanziato dalla Regione Lombardia e coordinato dal Cib, il Consorzio italiano biogas, vengono testate soluzioni meccaniche per la raccolta dei residui di mais da granella e da pastone, comparandone efficienza di lavoro e funzionalità, in quattro aziende cerealicole lombarde. Vengono anche esaminate le caratteristiche fisico chimiche dei residui raccolti e conservati mediante insilamento.
Il 2020 è coinciso con il primo anno di lavoro, nel corso del quale da parte dell'Università di Milano (Disaa, dipartimento di Scienze agrarie e ambientali) sono stati testati alcuni cantieri di raccolta.
Raccolta con un passaggio
Con un primo cantiere (Foto 1), composto da una trincia caricatrice munita di testata da taglio "whole crop" per la raccolta di cereali autunno vernini (larghezza 6,1 metri) e trattori con dumpers per il conferimento dei residui oppure con un secondo cantiere (Foto 2), in cui la trincia caricatrice è equipaggiata con testata (larghezza 5,0 metri) dotata di rotore a mazze e di uno sistema di pulizia a maglie che riduce la presenza di terra negli stocchi avviati ai coltelli di trinciatura. Anche in questo caso il conferimento è attuato con carri accoppiati a trattori gommati.
Raccolta con due passaggi
Con un terzo cantiere (Foto 3) che prevede un primo passaggio con trattrice accoppiata a trinciastocchi andanatore (larghezza 4,8 metri) che trincia grossolanamente i residui disponendoli in andana. A seguire, una trincia caricatrice con testata pick up provvede alla raccolta e trinciatura e carico del residuo su rimorchi al seguito.Tutti i cantieri hanno dimostrato di raccogliere correttamente i residui predisponendoli per l'insilamento. Il cantiere di Foto 1 ha buona capacità operativa (ettari/ora) ma anche un elevato livello di stocchi non raccolti. La soluzione di Foto 2 ha invece mostrato ridotta operatività ma ottima efficienza di raccolta. Il doppio passaggio penalizza il cantiere di Foto 3 che, in compenso, lascia pochi stocchi sul terreno.
Foto 1 - Cantiere di raccolta a un passaggio: trincia caricatrice con testata "whole crop"
(Fonte foto: Cib)
Foto 2 - Cantiere di raccolta a un passaggio: trincia caricatrice con testata trinciante specifica per stocchi
(Fonte foto: Cib)
Foto 3 - Cantiere di raccolta a due passaggi: in primo piano trattrice con trinciastocchi andanatore e, in secondo piano, trincia caricatrice con testata pick up
(Fonte foto: Cib)
Per i residui di mais, a seguito della caratterizzazione condotta dalla fondazione Centro ricerche produzioni animali (Crpa), è risultata un'elevata componente lignocellulosica e, chiaramente, un contenuto di amido decisamente ridotto in quanto concentrandosi nella granella (Tabella 1).
In ogni caso, a seguito di una buona trinciatura e compattamento nei sili, i residui raccolti sono risultati ben conservabili (Foto 4). Il potenziale metanigeno raggiunge valori che possono superare i 300 metri cubi di metano per tonnellata di solidi volatili (sostanza organica) nel caso di materiali non troppo maturi e ben insilati.
Le attività di Mais 100% proseguono anche quest'anno e nel 2022, per sviluppare, insieme agli agricoltori, un sistema di agricoltura circolare che favorisca produzione e ambiente.
Sostanza secca (%) | 32,7 |
Ceneri (%Ss) | 8,4 |
Emicellulosa (%Ss) | 27,3 |
Cellulosa (%Ss) | 37,7 |
Lignina (%Ss) | 6,1 |
Proteine (%Ss) | 5,8 |
Lipidi (%Ss) | 1,3 |
Zuccheri (%Ss) | 7,0 |
Amido (%Ss) | 3,4 |
Tabella 1 – Composizione media dei residui di mais rilevata nelle prove del 2020
(Fonte: Cib)
Foto 4 - Insilamento dei residui di mais trinciati
(Fonte foto: Cib)
Visita la pagina dedicata al progetto Mais 100% o chiedi maggiori informazioni al contatto: info@mais100.it
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Fonte: Agronotizie