“La semina su sodo si sta diffondendo nel Meridione d’Italia – spiega Danilo Marandola, direttore Aipas, che aggiunge - la nostra associazione conta oggi più di 100 soci in diverse regioni italiane (Campania, Puglia, Basilicata, Abruzzo, Molise, Lazio, Sicilia, Umbria, Emilia Romagna e Veneto), che coltivano in esclusivo regime di semina su sodo, tra colture invernali ed estive, oltre 8.000 ettari di suolo”.
L'Associazione è oggi impegnata a fornire assistenza tecnica ai soci agricoltori che vogliono introdurre o che hanno già introdotto in azienda le tecniche No Till: “Ma stiamo offrendo supporto anche alle pubbliche amministrazioni – dice ancora Marandola - in vista del lancio delle misure agroambientali dei Programmi di sviluppo rurale 2014/2020, che pagheranno chi fa semina su sodo in 15 diverse regioni italiane”.
La Marcantonio è un’azienda agro-zootecnica che opera a 800 metri di quota sulle colline di confine fra Campania, Puglia e Molise. Per alimentare le 150 bovine in lattazione e i 350 capi presenti complessivamente in stalla, l’azienda coltiva 250 ettari a foraggio e cereali, tutto esclusivamente in semina su sodo da otto anni. “Grazie alla semina su sodo l’azienda Marcantonio realizza circa 800 ettari di semine per conto terzi fra colture invernali e primaverili, e soprattutto realizza 2 raccolti/anno di biomassa per alimentazione zootecnica, con triticale e a seguito sorgo da fibra, in regime non-irriguo" spiegano all’Aipas. Il sistema è reso ancor più efficiente dall’impiego dei reflui zootecnici, che apportano fertilità al suolo utile a supportare i due raccolti/anno.
In occasione del Farm Day di Apias sarà realizzata una dimostrazione di questo sistema colturale con trinciatura di triticale, semina di sorgo e liquamazione del suolo. Tre operazioni cruciali dell’annata concentrate tutte in un unico momento: ”In contesti come questi, tipici delle aree interne del Mezzogiorno, la semina su sodo protegge i versanti collinari dall’erosione, poiché vengono risparmiati da arature profonde – dice Marandola, che aggiunge – inoltre si persegue un principio di maggiore efficienza aziendale, con risparmi di carburante e di irrigazione, che ha ulteriori effetti positivi sull’ambiente in termini di sostenibilità: grazie alla minore produzione di CO2 e al risparmio idrico”. Il Farm Day è un’occasione per tutti coloro che vogliono conoscere esperienze affermate di semina su sodo direttamente da chi le vive da molti anni.