A dirlo è Marco Speziali, presidente di Apima Mantova e di Confai Academy.
“È inutile che le aziende agricole appesantiscano il bilancio aziendale con ammortamenti alla lunga insostenibili – spiega Speziali -. Meglio valutare l’ipotesi dei servizi agromeccanici in outsourcing, eventualmente stringendo accordi pluriennali con il proprio contoterzista di fiducia per ottenere condizioni più favorevoli. Il piccolo e medio imprenditore agricolo farebbero meglio a limitare gli investimenti in attrezzature considerate cruciali per il proprio business".
Anche il cash flow (flusso di cassa, dato dalle entrate meno le uscite) deve essere il “sorvegliato speciale” in ogni attività d’impresa, anche nelle più piccole. “Da mettere sempre per iscritto – invita Speziali - sia sotto forma di rendiconto sia per quanto riguarda le entrate e le uscite future, che dovranno essere oggetto di previsione settimana per settimana, mese per mese, anno per anno”.
L’imprenditore agricolo del futuro, inoltre, dovrà puntare a collocare la propria impresa a cavallo tra più settori: agricoltura e zootecnia, agroindustria, commercio e terziario. “In tempi di crisi – raccomanda Confai Academy - saper diversificare i propri investimenti è fondamentale per dare un futuro alla propria azienda agricola.?Investire in segmenti diversi dal proprio core business, si mette gradualmente al riparo da grossi scossoni dovuti a crisi cicliche”.
La diversificazione è infatti una strategia da seguire anche quando il proprio comparto di riferimento apparentemente va bene e produce profitti. Adottare un modello di agricoltura multifunzionale porta ad avere un’azienda multi-reddito.
A livello locale, Confai Academy organizza corsi di formazione mirati sul territorio per i propri associati, che sono sia imprenditori agricoli che agromeccanici.
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Fonte: Apima Mantova