Questa volta a polverizzarsi in pochi secondi sono stati 155,3 milioni di euro a livello nazionale, più di 27 quelli destinati alla Lombardia. “Ma anche questa volta il click day dell’Inail dello scorso 18 aprile si è dimostrato una gara sul tempo e non un bando sui progetti. Eppure si parla di sicurezza sul lavoro, non di giochi senza frontiere”.

Così commenta Sandro Cappellini, direttore di Apima Mantova e coordinatore nazionale di Confai, all’esito del bando telematico per assegnare i fondi di Inail e ministero del Lavoro, ancora una volta scanditi da troppi passaggi e nessuna valutazione nel merito delle domande.
Bastava non essere perfettamente allineati sugli orologi dei server dell’Inail, cosa peraltro facilissima, che in tre secondi sono stati bruciati tutti i 27 milioni messi a disposizione per le imprese lombarde e i 155 stanziati sul territorio nazionale” spiega Cappellini.

Nessuna analisi preventiva della bontà dei progetti, che potrebbero così essere respinti nella fase successiva di valutazione, tanto che Apima si chiede “cosa ne sarà di quei fondi che al momento risultano assegnati, ma che potrebbero poi non trovare concreta allocazione, nel caso in cui una domanda non venisse ritenuta idonea?”.

Altro aspetto, la sincronizzazione degli orologi. “È inconcepibile per l’Inail pensare che tutti i computer dai quali le domande possono essere inviate siano sul medesimo tempo, come minuti primi e come secondi, visto che i fondi lombardi sono stati esauriti in tre secondi”.

Già in altre occasioni avevamo stigmatizzato un simile atteggiamento, totalmente superficiale, per una materia così importante come la sicurezza sul lavoro – afferma Cappellini -. Se si vuole dare la possibilità alle imprese di crescere e contribuire al miglioramento delle condizioni di lavoro dei lavoratori non si può allocare fondi giocando alla roulette russa dei millesimi”.